"Zitti e Nuti" il podcast su Spotify. Per raccontare il genio di Cecco

La serie audio sarà presentata a Roma il 17 maggio, giorno del suo compleanno

"Zitti e Nuti" il podcast su Spotify. Per raccontare il genio di Cecco

"Zitti e Nuti" il podcast su Spotify. Per raccontare il genio di Cecco

Un ritratto intimo, che ripercorre la carriera di Francesco Nuti. Un racconto personale dell’autore, che viaggia in parallelo, sottotraccia. Nel giorno del compleanno di Francesco, venerdì 17 maggio, la serie audio "Zitti e Nuti" sarà presentata a Roma nell’ambito della Settimana del podcast promossa da Assipod - Associazione italiana podcasting. Zitti e Nuti è la prima serie podcast che omaggia l’artista pratese, scritta da Emiliano Cribari e prodotta da Officina del Podcast: dopo l’anteprima alla 72ma edizione del Trento Film Festival, gli appassionati di podcast e tutti coloro che non hanno dimenticato l’opera e l’eredità di Nuti hanno accolto la serie con calore, gradimento e ascolti molto incoraggianti: la serie audio è disponibile sulla piattaforma Spotify.

"C’è una cosa che Francesco Nuti ha sofferto più di altre - dice Emiliano Cribari - : non essere mai stato considerato a pieno titolo un autore, ma soltanto un comico. Ho provato in questa serie a cucire insieme i due mondi nutiani: quello comico e quello malinconico".

La storia di Francesco - che in Zitti e Nuti è anche memoria - narrata da Cribari è capace di commuovere, di far sentire la sua presenza non solo a chi ha amato l’artista in tutte le sue espressioni, ma anche a chi riesce a cogliere gli spazi vuoti della sua lirica. La carriera di Cecco - con gli alti e i bassi, i momenti di massima creatività e i lunghi silenzi, per lo più incompresi - è narrata da Cribari immaginando di rivolgersi a suo figlio, quasi fossero pagine di diario, intime e personali. E’ un racconto poetico, a tratti toccante, che non si sofferma soltanto sulla figura del regista e attore, ma lo descrive nelle pieghe più nascoste di una personalità insieme geniale e fragile. Le musiche originali che accompagnano il racconto sono di Ettore Formicone, con la partecipazione straordinaria di Paolo Ganz e della sua armonica blues, già protagonista di fortunate collaborazioni con Francesco Nuti.