Una panchina per Luana e Sabri "Morti sul lavoro non accettabili"

E’ stata inaugurata in viale Galilei di fronte al lanificio Calamai "Scelta non casuale, è il simbolo positivo della Prato che filava"

Migration

E’ stata inaugurata la panchina bianca in viale Galilei, promossa da Anmil Prato (associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e il Comune in ricordo delle vittime e degli invalidi del mondo del lavoro. All’iniziativa di sensibilizzazione erano presenti il presidente territoriale Anmil Giuseppe Pitronaci, il sindaco Matteo Biffoni, l’assessore Benedetta Squitteri e l’assessore Ilaria Santi. In apertura è stato espresso il cordoglio per le tre giovani vittime scomparse tragicamente quest’anno nel distretto industriale pratese: Sabri Jaballah, Luana D’Orazio e Giuseppe Siino.

"La panchina bianca non è la panacea di tutti i mali - ha detto il sindaco Matteo Biffoni – E’ il simbolo della presenza vigile e dell’impegno della comunità pratese, dell’amministrazione e del mondo dell’associazionismo per fare il possibile perché l’elenco delle vittime, dei feriti, degli ammalati sul luogo di lavoro, ogni anno, sia sempre minore". La panchina, collocata sul lungo Bisenzio è situata di fronte al Lanificio Calamai. "Il luogo non è casuale - ha aggiunto Biffoni - La Calamai è il presidio della Prato che fu, della Prato che filava e produceva ricchezza. Il messaggio della panchina bianca, disposta davanti a un altro simbolo positivo che rappresenta il lavoro, deve essere chiaro: non si può morire di lavoro".