REDAZIONE PRATO

"Una nuova politica dell’aperitivo". Via Valentini, domenica apre ‘Carta Bianca’

L’ex bar "Viva" riapre domenica, dopo tre anni di chiusura, con una nuova gestione e nuove prospettive

Riapre l'ex Viva in via Valentini

Prato, 17 dicembre 2015 - L’ex bar «Viva» di via Valentini riapre domenica, dopo tre anni di chiusura, con una nuova gestione e nuove prospettive. Si chiamerà «Carta bianca» come i tre punti per il pranzo e per l’aperitivo che stanno avendo un discreto successo a Firenze. «Siamo un gruppo di fiorentini, apriremo domenica e l’obiettivo è quello di coprire un segmento di mercato che a Prato, a nostro avviso, manca» spiega il titolare Riccardo Cappelli.

«Nel locale ci sarà concretezza e tanti di prodotti di qualità, con cose buone da mangiare, ai pr e alle liste preferisco il passaparola. Non è solo un locale ma direi quasi un progetto politico. Come la pasticceria per le colazioni o gli apertitivi serviti – aggiunge Cappelli – Ho 50 anni, ma ben 34 di esperienza ho cominciato prestissimo nell’alta ristorazione lavorando anche all’Enoteca Pinchiorri. Ho abitato a Prato per 12 anni, quindi la conosco e come imprenditore credo che ci sia bisogno di una proposta diversa. Non sarà un locale alla moda per forza, vorrei conquistare i clienti un po’ per volta, senza pierraggio o locandine. Credo che via Valentini, una strada che non è in centro ma ha forte identità e spessore di appartenenza, possa essere giusta per questa formula, e se ci ha creduto Esselunga... E’ questa la vera city».

Nel format di «Carta bianca» che sta per sbarcare a Prato ci sono anche la pasticceria e la cioccolateria artigianali per la mattina e per la «gola», ma il vero obiettivo è la pausa pranzo. «Faremo sia un menù per pranzare sia un grande buffet, perché per i numeri che mi aspetto – sottolinea ancora l’imprenditore – da servire in un’ora e mezzo ci vuole velocità e un’offerta variegata». I «Carta bianca» fiorentini che viaggiano tutti su una media di 600-700 scontrini al giorno, si trovano viale Guidoni davanti al palazzo di giustizia, in via Panciatichi e dentro la facoltà di architetura e design a Calenzano.

La sera? «Vorrei riportare le persone a bere, uscendo dalla bagarre quando si smette il lavoro. Un vero after hour, insomma. Ci saranno anche una piccola biblioteca e la ‘chamapagnerie cru’ con proposte particolari. Non ci sarà l’abbuffata a basso prezzo, ma ottimi affari come la frittura di paranza con il bianco a 12 euro fino ad arrivare a ostriche e caviale, anche con bottiglie da 800 euro. Ognuno troverà un’offerta, vera, per la sua tasca». E il locale potrà essere affittato per nozze, cene aziendali o eventi e per il menù, in questo caso, sarà data «Carta bianca» ai festeggiati.

Elena Duranti