Tampone in auto e in 20 minuti la risposta. "Noi medici di famiglia ancora in prima linea"

Inaugurato al Giovannini il servizio della prima cooperativa pronta a partire dopo l’accordo con la Regione. Anche le altre aggregazioni si stanno attivando

Tamponi in auto

Tamponi in auto

Prato, 2 dicembre 2020 - I primi cinque tamponi rapidi antigenici sono stati eseguiti ieri mattina. E’ una specie di esordio per i medici di famiglia, così come stabilisce l’accordo fra l’Asl e le categorie dei medici e dei pediatri di famiglia, che permette a questi ultimi di effettuare sui propri assistiti tamponi Covid c on risposte quasi immediate. Nella postazione drive through all’ingresso del Centro Giovannini la partenza del servizio grazie all’iniziativa della cooperativa medica Gea, presieduta da Stefano Giovannoni. Un’iniziativa alla quale hanno aderito tre aggregazioni funzionali di medici di base, una settantina in tutto per un totale di circa 90.000 assistiti, coordinate dai medici Giovanni Castaldo, Giancarlo Francini e Rosanna Sciumbata. "Ci siamo avvalsi dello spazio che ci è stato concesso dall’Asl", spiega Giovannoni.

«Saremo qui dal martedì al sabato mettendo a disposizione sette medici, adeguatamente protetti". I test vengono distribuiti in farmacia e la cooperativa Gea ne ha già un migliaio a disposizione, mentre sembrano scarseggiare anche stavolta i dispositivi di protezione individuale. "I tamponi vengono sviluppati sul posto e l’esito arriva in una ventina di minuti - spiega Castaldo - Il risutato viene poi inviato direttamente al medico di famiglia e al paziente. In questo modo, nel caso di una positività, il risultato viene inserito sulla piattaforma regionale Sispc. Ricordiamo che possono essere sottoposti a tampone rapido solo i pazienti al termine dei 10 giorni di isolamento previsti in caso di contatto stretto con un positivo e i pazienti sospettati di avere avuto un contatto stretto. La prescrizione è a cura del medico, mentre è la nostra centrale a inviare al paziente un sms con la data e l’ora dell’appuntamento".

Soddisfazione per l’iniziativa della cooperativa Gea viene espressa da Lorena Paganelli, direttrice della Società della salute e della Zona distretto: "Sono contenta che la cooperativa abbia dato il via al servizio negli spazi Asl. Avranno a loro disposizione i giorni che vanno dal martedì al sabato, mentre il lunedì nell’ambulatorio mobile verranno eseguiti gli screening mammografici. Adesso tutti i raggruppamenti dei medici di famiglia, otto nell’area pratese, si stanno organizzando per offrire i tamponi rapidi ai propri assistiti. E’ in fase di messa a punto un altro progetto di tamponi rapidi alla Casa della salute di via Fra’ Bartolomeo. Le altre aggregazioni di medici di base si stanno attivando anche in Vallata, a Montemurlo e nella zona dei comuni Medicei. Ciascuna sta decidendo in quali spazi e con quali modalità di sicurezza eseguire i tamponi rapidi antigenici". "E’ un servizio aggiuntivo che viene offerto sul territorio a vantaggio dei cittadini per avere risposte immediate, talvolta risolutive per uscire da isolamento e quarantena", aggiunge Castaldo.

Per l’esecuzione di ciascun tampone rapido è previto un contributo di 18 euro per il medico, che lo esegue in ambienti ambulatoriali o differenti da quelli dell’azienda; per chi si è appoggiato a spazi dell’Asl, come nel caso di Gea, il contr ibuto è di 12 euro. Il primo medico di famiglia a inaugurare il servizio è stato ieri mattina Cristiano Converti, che fa parte dell’Aft coordinata da Francini. Insieme a lui un’altra giovane dottoressa, con il compito di aiutarlo nella refertazione del tampone.

«Il materiale biologico prelevato col tampone - spiega Converti - viene messo a reagire nel dispositivo di analisi, la cosiddetta saponetta: da qui si evince prima di tutto se il test è stato eseguito correttamente, successivamente se il paziente è positivo o meno". Il funzionamento è molto simile ad un test di gravidanza. "Questo è un primo passo di sostegno al sistema sanitario da parte di chi la medicina del territorio la conosce bene. Non è escluso che presto l’ufficio di igiene possa indirizzarci anche i pazienti in attesa di tamponi di fine quarantena per smaltire le attese".