MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Senza telefono da oltre due mesi per un errore: la società la credeva defunta

L’odissea di Anna Pagliuca: "A metà novembre mi hanno staccato tutto senza nessun preavviso. Tim dice di aver ricevuto un certificato di morte". La società ora si è accorta dello sbaglio: "Rimedieremo"

Anna Pagliuca è senza telefono dalla metà di novembre per un errore di Tim: la società la credeva defunta

Prato, 17 gennaio 2024 – Le hanno staccato il telefono fisso per un caso di omonimia con una signora defunta, poi è cominciata una battaglia di due mesi per farsi ripristinare la linea, con tanto di tariffa di riattivazione da pagare. In pratica dopo il danno anche la beffa.

E’ la storia di Anna Pagliuca, pensionata di via Carso che il 14 novembre scorso si è accorta di non avere più il telefono di casa attivo. La pensionata sul momento ha pensato che il guasto fosse dovuto ai danni provocati dall’alluvione di due settimane prima, poiché si erano verificati disservizi anche alle linee telefoniche di privati e aziende. "Dopo qualche giorno ho telefonato alla Tim col cellulare e inizialmente – racconta Anna – mi hanno detto che c’era un guasto alle cabine esterne. Poi quando mia figlia ha richiamato gli operatori le hanno spiegato che non si era verificato alcun guasto ma che c’era stato un vero e proprio distacco in quanto avevano ricevuto un certificato di morte intestato a Anna Graziella Pagliuca, anche lei di Prato, il cui nome era legato ad una utenza da chiudere. Invece hanno staccato la mia. Mia figlia in all’operatore ha risposto: ’Guardi, mia madre non è deceduta è qui davanti a me’, ma loro non hanno riconosciuto l’errore".

Da quel momento per Anna e la figlia è stato un susseguirsi di telefonate e invio di mail con la Tim ma senza ottenere il risultato sperato, cioè il funzionamento del telefono. "Alla fine – aggiunge Anna – Tim ha deciso che per riattivare l’utenza dovrei pagare la somma di 45,41 euro e mi ha inviato un bollettino. Non solo: dovrei ripagare anche la quota della fibra. Mia figlia ha ricevuto una mail dove chiedono 10 euro al mese per due anni. Ho già pagato la fibra, perché devo ripagarla, oltre alla riattivazione, per un errore che non ho commesso io?".

Anna Pagliuca è cliente Tim da circa 8 anni e non ci sono mai stati problemi con i pagamenti o di altro genere e non intende rassegnarsi a dover ripagare tutto. «Sono anziana, sono sola – conclude – e ho bisogno del telefono fisso perché più pratico e sicuro del cellulare. Possibile dover attendere oltre due mesi? Non intendo ripagare niente, piuttosto spendo questi soldi con un avvocato per far valere le mie ragioni". L’ufficio stampa della Tim, contattato da La Nazione, fa sapere che "l’azienda ha riconosciuto l’errore, dovuto ad una omonimia e si è già attivata per lo storno della fattura inviata ed erogare gli indennizzi previsti. Inoltre ha già contattato la signora Pagliuca per concordare anche l’attivazione di una nuova linea telefonica".

M. Serena Quercioli