Sos dei locali pubblici "Energia raddoppiata Così chiuderemo"

Bellandi (Confesercenti): "Autunno caldissimo anche per i clienti. Lo Stato deve intervenire e il Comune tagliare le tasse"

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Nuovo grido dall’allarme per i maxi rincari sull’energia. A lanciarlo è Renzo Bellandi, presidente della Fiepet (i ristoranti e bar associati a Confesercenti): "Siamo schiacciati dai costi energetici. Così non si può lavorare. Nella categoria molta preoccupazione e forti timori per quello che succederà in autunno. Il peggio deve ancora venire". Dopo gli enormi problemi causati dalla pandemia e dalle chiusure, secondo Bellandi le bollette energetiche alle stelle impediscono agli operatori del settore di cogliere pienamente la ripresa. "I nostri margini si stanno velocemente assottigliando – dichiara –: incassiamo di più e guadagniamo di meno, o addirittura rischiamo di essere in perdita, perché non possiamo traslare per intero sui consumatori gli aumenti che subiamo. Ho appena ricevuto la bolletta dell’elettricità ed è raddoppiata. E mi limito a parlare di energia, ma sono aumentati tanti altri beni. Come me, in questa situazione si trovano tantissimi colleghi: se non verrà posto un argine a questo dilagare degli aumenti, molte imprese saranno costrette ad arrendersi".

Il problema riguarda anche la clientela: la corsa senza freni dei prezzi sta indebolendo, in modo preoccupante, la capacità di spesa delle famiglie e questo, ovviamente, ha ripercussioni immediate nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. "Si tratta di segnali allarmanti – aggiunge – che si stanno diffondendo con rapida velocità e che inciderebbero, pesantemente, sulla crescita dell’economia in autunno, con riduzioni generalizzate di spesa che comporterebbero un crollo della domanda interna. Per questo la politica e il nuovo Governo devono agire con fermezza e tempestività, per frenare l’impennata delle tariffe energetiche".

Lo scenario è indubbiamente preoccupante. "È necessario quindi che il Governo, chiunque verrà eletto, metta mano al calmieramento dei costi energetici, in primis per i cittadini e per le imprese – conclude il presidente di Fiepet – . È impensabile che le imprese della ristorazione possano far fronte a questa ondata di aumenti. Finora sono riuscite, tirando e limando, a far fronte all’aumento dei costi, ma è una soluzione provvisoria: è fondamentale un aiuto da parte dello Stato che dia stabilità e risorse, alle imprese commerciali e alle famiglie. Anche la fiscalità locale, tari, occupazione suolo pubblico, tassa per la pubblicità, deve tener conto di questa situazione così preoccupante limitando, posticipando ed azzerando i tributi".