REDAZIONE PRATO

Solidarietà dalle Puddu: un girotondo con 1000 mani unite

Cinquecento studenti sabato mattina nel giardino della scuola daranno vita a un gigantesco simbolo della pace: sarà ripreso da un drone

Il simbolo della pace sarà disegnato da 500 studenti che si terranno mano nella mano per sentirsi più vicini ai loro coetanei che stanno vivendo giorni di terrore sotto i bombardamenti della Russia. L’idea è nata direttamente dai ragazzi che frequentano dalla prima alla terza media del comprensivo Puddu e si concretizzerà sabato mattina nel giardino della scuola dove i ragazzi - ripresi da un drone - metteranno in scena una coreografia emozionante disegnando un gigantesco simbolo della pace. L’idea è semplice, ma di impatto per manifestare la propria vicinanza ai bambini che in questi giorni davvero difficili stanno subendo gli orrori della guerra. "L’idea è nata proprio dagli studenti e questo ci ha sorpreso davvero in positivo", conferma il dirigente Roberto Santagata. "Un sabato al mese dedichiamo la mattinata allo studio di Cittadinanza attiva, abbiamo affrontato il tema del bullismo, dei pericoli della rete, adesso sono stati proprio i ragazzi a chiederci di fare qualcosa per l’Ucraina e di dedicare la loro mattinata di studio per realizzare un progetto che potesse toccare il tema della pace e di quanto sta accadendo in Europa". Dirigente, professori e studenti si sono armati di lapis e pennarelli insieme a fogli e bandiere: l’idea è quella di creare una coreografia con al centro il simbolo della pace riprodotto da alunni in cerchio e a fianco altri studenti con in mano cartelloni e bandiere della pace. Il tutto verrà ripreso con un drone grazie ad una docente che ha l’abilitazione per manovrarlo e si è prestata per il progetto didattico. L’appuntamento è per sabato mattina nei giardino della scuola media Don Bosco: "Parteciperanno tutti gli studenti della scuola che hanno preso questa iniziativa molto sul serio", prosegue Santagata. "Da quando è scoppiata la guerra sono stati gli stessi a alunni a fare domande in classe, vogliono sapere, vogliono conoscere e capire i motivi che hanno portato allo scoppio di una guerra. Si interrogano sui loro coetanei, si immedesimano in loro costretti a subire qualcosa di tanto brutto". La pace è un messaggio che deve partire dal basso, dai giovani, dai ragazzi e i 500 studenti della scuola Puddu hanno risposto presente e sabato mattina saranno tutti a manifestare nel giardino della scuola.

Silvia Bini