Prato, 26 giugno 2020 - Resta agli arresti domiciliari il 23enne di Prato arrestato dalla polizia con l'accusa di essere capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali dopo averli convinti di essere lui il 'diavolo'. Il tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso presentato dei legali, avvocati Sigfrido Fenyes e Pier Nicola Badiani, nel quale si chiedeva l'annullamento della misura cautelare o, in seconda istanza, una sua attenuazione. Motivazioni fra 30 giorni.