Rubava soldi ai pazienti in fin di vita "Senza scrupoli di fronte al dolore"

Presa la oss che sottraeva i bancomat a chi si trovava ricoverato in ospedale e li usava per raffiche di acquisti. Nessuna esitazione anche nel giorno in cui una delle sue vittime è deceduta. Così i carabinieri l’hanno incastrata

Non si è fatta alcuno scrupolo di coscienza a trafugare bancomat dai portafogli dei pazienti ricoverati in gravissime condizioni in ospedale e ad utilizzare le loro carte per acquisti sotto i 25 euro così da non dovere digitare il pin. A incastrare un’operatrice socio sanitaria di 55 anni sono state le spese effettuate con il bancomat di una cinquantenne perfino nel giorno in cui la donna è morta per un tumore. Spese effettuate in alcuni supermercati e in farmacia nei giorni in cui la donna era ricoverata e che dunque hanno destato sospetti nel padre 82enne. Dopo la morte della figlia, l’uomo si è rivolto ai carabinieri del comando provinciale perché tra gli effetti personali della figlia mancava proprio il bancomat, che però risultava essere stato usato per effettuare pagamenti in alcuni negozi, in date e orari incompatibili con il ricovero in ospedale e, purtroppo, con il decesso.

Dopo la denuncia, sono scattate le indagini che hanno permesso di individuare l’oss infedele. Quest’ultima, approfittando della sua attività a contatto con i malati, spesso incapaci di muoversi o incoscienti, si appropriava indisturbata delle carte elettroniche. Arrivata a Prato da Siena e in servizio al Santo Stefano da pochi mesi in area chirurgica, la oss, di nazionalità rumena, è residente a Firenze: i carabinieri l’hanno denunciata alla Procura per furto aggravato e frode informatica e, coordinati dal pm Laura Canovai, stanno svolgendo ulteriori accertamenti per verificare se la 55enne non si sia resa responsabile di altri episodi. Al momento gli investigatori escludono che l’episodio segnalato nel marzo scorso al Santo Stefano (vedi l’articolo in basso) sia da attribuire alla donna, ma sono in corso approfondimenti sulla vicenda. I militari hanno ricostruito il modus operandi della oss attraverso una certosina indagine sui movimenti della donna e attraverso l’analisi dei video alle casse dei supermercati effettuando incroci fra giorni, orari e spese. Un lavoro che è stato supportato, come fa sapere il tenente colonnello Sergio Turini, dalla massima collaborazione della direzione sanitaria del Santo Stefano e della direttrice Sara Melani. I controlli hanno portato i militari ad accreditare a carico dell’oss altri furti simili. Ad esempio quello che ha visto vittima una infermiera del Santo Stefano che, ricoverata dopo un incidente, si è accorta della sparizione del bancomat dal portafoglio. Ha pensato di averlo smarrito e lo ha bloccato. Poi quella stessa carta è saltata fuori dalle perquisizioni fatte nella casa della oss. Quest’ultima teneva nascoste le carte trafugate sotto il tappetino della sua auto e con quei bancomat ha fatto spese per circa 1500 euro. Adesso la 55enne, che non ha problemi di natura economica - ha un lavor pubblico, uno stipendio, una casa e una macchina - è in ferie forzate: l’Asl deve attendere la notifica di eventuali misure cautelari dalla Procura per attivare le procedure disciplinari ed arrivare, eventualmente, al licenziamento.

Sara Bessi