Rivoluzione digitale in dieci scuole. Imparare non è mai stato così facile

Dalla realtà aumentata all’eTwinning: così cambia la didattica

I progetti d’inclusione passano anche dal cablaggio delle scuole

I progetti d’inclusione passano anche dal cablaggio delle scuole

Prato, 19 marzo 2018 - Insegnanti e studenti grandi protagonisti del racconto della rivoluzione digitale che sta caratterizzando la scuola nel segno dell’inclusione. E’ successo ieri mattina, nel corso del terzo seminario promosso dalla sezione pratese dell’Associazione italiana dislessia (Aid) sull’inclusione digitale. «Dieci gli istituti comprensivi e le scuole superiori che hanno presentato risultati originali e innovativi», sottolinea Paola Toccafondi, dirigente scolastica e animatrice del seminario con i volontari Aid. Oltre 250 persone hanno partecipato all’iniziativa che si è svolta nell’auditorium della Camera di Commercio. «Molte di più dello scorso anno», mette in evidenza Manuela Zacchini, presidente di Aid-Prato.

Gli assessori comunali Benedetta Squittieri (Innovazione) e Mariagrazia Ciambellotti (Istruzione), che hanno impegnato il comune di Prato nella campagna di cablaggio delle scuole anticipando i tempi, hanno messo in evidenza come nelle ultime settimane l’Istituto per l’innovazione e la ricerca educativa del ministero dell’Istruzione (Indire) abbia puntato i riflettori sul modello Prato e sulla forte capacità delle scuole del territorio di candidare a finanziamento progetti di alta qualità. La ricetta vincente? «Una rete di dirigenti attiva e collaborativa, una amministrazione comunale sensibile e impegnata nel cablaggio diffuso, un costruttivo rapporto con le associazioni come Aid»: queste per il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Domenico Petruzzo, le risorse che rendono forte Prato. Ma veniamo al racconto delle scuole, dove se ne fanno - davvero - di tutti i colori. All’istituto comprensivo Malaparte realizzati alcuni video tutorial di geometria e analisi logica che si visualizzano con la «realtà aumentata». Si trovano anche sul canale YouTube classe 2.0 Malaparte. L’istituto Dagomari ha messo a punto «Organizzare la storia», progetto dove la tecnologia digitale aiuta a cogliere immediati collegamenti causa-effetto tra eventi storici. All’istituto comprensivo Nord con il progetto «A tutta velocità» gli alunni hanno utilizzato la tecnica del Dst (Digital Story telling,) per raccontare e raccontarsi. L’istituto comprensivo Primo Levi è stato impegnato in «Christmas cards», un progetto eTwinning (gemellaggio elettronico) che ha visto coinvolte alcune classi prime e due classi di una scuola polacca. Il Gramsci-Keynes ha mostrato l’uso di alcuni software che consentono di imparare un metodo di studio più efficace. All’istituto Puddu si sperimenta «Storie di grafici» con l’utilizzo di un sensore di distanza ad ultrasuoni gli alunni possono interpretare grafici spazio-tempo.

L’istituto Pacetti ha raccontato l’esperienza di programmazione e conduzione di una Uda attraverso la metodologia didattica Flipped classroom. L’Istituto Levi ha presentato una lezione facilitata dall’uso di schemi concisi e mappe concettuali, condivise con gli alunni. L’istituto Marco Polo ha spiegato Itacin, sito internet che prevede la «convivenza» della lingua italiana e cinese. Alla Scuola Mazzei di Poggio si affianca la comunicazione aumentativa alternativa alla lezione tradizionale con Araword software. All’Istituto Marconi si studia letteratura con la didattica digitale multidisciplinare attraverso il progetto «Essere o non essere».