Pusher e degrado Il caso dell’immobile in via Arcangeli

Le telecamere di "Striscia" entrano nella casa diventata rifugio di tossici e sbandati. La proprietà si rifiuta di metterlo in sicurezza

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Una casa arredata, con i letti rifatti e la droga sparsa dappertutto in mezzo a sporcizia e degrado. E’ quello che si trova all’interno dell’immobile abbandonato in via Arcangeli da sempre al centro delle proteste dei residenti per le cattive frequentazioni che vi girano intorno e per lo stato di abbandono e incuria in cui versa. A riportare alla ribalta la situazione scandalosa di quell’immobile è stato un servizio della trasmissione televisiva "Striscia la notizia" andata in onda su Canale 5 lunedì sera. A chiamare la direzione della trasmissione sono stati ancora una volta alcuni residenti della zona dopo che i loro appelli sono caduti nel vuoto a più riprese. E l’inviato, Vittorio Brumotti, è riuscito a entrare dentro l’immobile incontrando spacciatori e gente che tranquillamente faceva uso di crack sotto gli occhi dell’inviato di Striscia la notizia. Come si vede dalle immagini del servizio, all’interno dell’immobile regnano degrado e sporcizia totale. Al momento dell’ingresso della telecamera c’erano quattro o cinque stranieri, per lo più africani che non si sono curati della presenza dell’inviato e hanno continuato a drogarsi offrendo all’intruso dosi da acquistare. E’ stato lo stesso inviato a chiamare i carabinieri che poco dopo sono intervenuti arrestando uno degli spacciatori, come riportato qualche giorno fa anche dal nostro giornale, trovato in possesso di 12 grammi di eroina. I carabinieri hanno fatto sgomberare l’immobile anche se la proprietà, una signora anziana, non ha dato disponibilità a chiudere l’edificio una volta per tutte mettendolo in sicurezza. Il risultato è che, nel giro di pochi giorni, spacciatori e balordi torneranno a vivere dentro la villetta di via Arcangeli come accaduto in passato, nell’ex sede della Croce Rossa a Santa Cristina dove polizia e carabinieri hanno eseguito svariati blitz per sgomberala. Senza la messa in sicurezza, però, questi luoghi diventato il rifugio di tossici e pusher. L’unica soluzione, come avvenuto per l’immobile di Santa Cristina, è che il Comune obblighi la proprietà a mettere in sicurezza lo stabile per una questione di ordine pubblico. Non è la prima volta che Prato finisce alla ribalta di trasmissioni televisive per la presenza di tossici e spacciatori. Qualche anno fa, un’altra trasmissione mostrò la rete di spaccio che si era creata intorno alla stazione del Serraglio creando non poco clamore.