Prato maglia nera per le donazioni di sangue Calo del 7,7%, il peggiore di tutta la Toscana

Per sensibilizzare i cittadini da stasera a mercoledì il Castello dell’Imperatore si tingerà di rosso. "Senza plasma si ferma l’ospedale"

Nel 2021 le donazioni sono diminuite a causa del Covid

Nel 2021 le donazioni sono diminuite a causa del Covid

Prato, 13 giugno 2022 - Donare sangue e plasma è un atto d’amore. Da oggi il Castello dell’Imperatore si illumina di rosso per la Giornata mondiale del donatore di sangue (che ricorre domani): Avis e Fratres, per celebrare volontari e volontarie che tutti i giorni con questo gesto salvano la vita ad altre persone, si sono adoperate per l’iniziativa simbolica. Il Castello sarà illuminato di rosso da oggi a mercoledì. "Donare il sangue, così come il plasma, è un gesto che spesso passa in sordina rispetto all’estrema utilità che ha. Il primo pensiero va alle trasfusioni di emergenza come in seguito a uno sfortunato incidente, ma la realtà è che se si ferma il centro trasfusionale, cioè i donatori, a fermarsi sono praticamente tutti i reparti dell’ospedale", dice il presidente di Avis comunale Prato, Andrea Fusi. "Il sangue donato viene utilizzato dal reparto di pediatria come da quello di oncologia, insieme a tutti gli altri: se non ci fosse chi dona non ci sarebbero cure".

Prato ha chiuso il 2021 con il segno meno per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti. Il calo del totale delle donazioni, che si attesta sul 7,7%, è il peggiore in Toscana. C’è da recuperare terreno. A Prato rispetto al 2020 le donazioni sono diminuite di 63 unità (-7,7%) passando da 8.118 alle 7.487 del 2021. A reggere i colpi inferti dal Covid è stata la raccolta di sangue intero, calata del 2,72% (166 unità in meno, da 6.107 a 5.941) rispetto al 2020.

A Prato, la decrescita maggiore si è invece verificata nella raccolta dei multicomponenti, quasi dimezzata passando da 286 a 167 donazioni, 119 in meno (-41,61%). In crollo, come nel resto della Toscana, anche il plasma: -20,06% (346 prelievi), calando dalle 1.725 del 2020 a 1.379. "Anche a Prato, come nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per il 2021 sia in termini di donazioni che di donatori, così come si è ridotto il numero dei nuovi soci - commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze - ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, abbiamo evitato una crisi ben peggiore e adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma. La carenza di sangue e dei suoi derivati - conclude - è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite".

L’idea è quella di potenziare la campagna di sensibilizzazione, in un’estate che si preannuncia più serena della precedente, dall’altro aumentando l’efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori. "Un dato che mi ha fatto piacere - conclude Firenze - è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro". Chiunque tra 18 e 60 anni può candidarsi a diventare donatori: avanti c’è posto.