Si Cobas: "Intervento violento degli agenti". La polizia: "Nessun uso della forza" / VIDEO

La denuncia del sindacato dopo il picchetto nella notte davanti a un panificio di Prato. La replica della questura

Un momento del confronto polizia-manifestanti a Prato

Un momento del confronto polizia-manifestanti a Prato

Prato, 6 agosto 2018 - Il sindacato Si Cobas ha denunciato un «intervento violento» contro lavoratori in sciopero, «4 operai ammanettati, portati in questura e poi rilasciati, altri feriti». Il tutto sarebbe avvenuto, secondo il racconto degli esponenti di Si Cobas intorno alle 4 del mattino davanti ai cancelli di un panificio in via Vannucchi a Prato, dove era in corso un picchetto di alcuni operai della Cooperativa Giano in sciopero. La polizia invece parla di «un intervento senza uso della forza» e di aver creato soltanto un corridoio per permettere ai lavoratori, ai mezzi e ai furgoni che trasportano il pane di lavorare. In una nota, la questura parla di un intervento legato alla «resistenza passiva» posta in essere da circa 50 persone per impedire la distribuzione dei prodotti panificati e che, «a fronte dell'immediato intervento del personale della Questura di Prato, ha avuto regolare svolgimento con l'uscita dei mezzi dal panificio per le relative consegne. Sono state identificate quattro persone - si spiega ancora dalla questura - che, nella fase del primo intervento, hanno opposto resistenza passiva nei confronti degli operatori di Polizia, poi accompagnate negli uffici della Questura per essere deferite all'autorità giudiziaria».

La vertenza va avanti da tempo: Si Cobas chiede, spiega una nota, «la riassunzione dei delegati sindacali licenziati e rispetto del contratto di categoria, la fine dell'utilizzo illegittimo del contratto multiservizi».

«I lavoratori - afferma il sindacato - erano tornati ai cancelli dalla mezzanotte con blocco totale dello stabilimento», e un analogo picchetto era stato organizzato davanti allo stabilimento di Collesalvetti (Livorno). L'agitazione sindacale, conclude Si Cobas, «continua ad oltranza» fino a quando «la Cooperativa Giano non deciderà di ricevere le richieste dei lavoratori, a maggior ragione dopo i gravissimi fatti di questa notte»