Parco Centrale, niente parcheggio "Spazio per la moda sostenibile"

L’annuncio di Barberis: "Con i fondi del Pnrr in Santa Caterina la sede del corso di laurea lanciato dal Pin. Da lì ci sarà un accesso diretto all’area ex Med: il padiglione in vetro al servizio di università e imprese"

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di Anna Beltrame

Assessore Barberis, a che punto è il Parco centrale?

"Il 25 maggio l’Asl presenterà il progetto di bonifica del sito: il serpentino con la sua lieve componente di amianto naturale sarà interrato. Terminati i lavori il Comune potrà acquisire l’area".

Quando succederà?

"Prima del cantiere saranno necessari i soliti passaggi burocratici. Il lavoro non sarà lungo, si tratta di togliere un sottofondo dell’ordine di qualche decina di centimetri. Mi auguro serva poco tempo".

E dopo?

"Una volta preso atto dello stato dei luoghi, i vincitori del concorso dovranno adeguare il progetto, visto che nell’area ci sarà in alcuni punti un dislivello anche di tre, quattro metri".

La proposta di parcheggio sotterraneo da più parti caldeggiata?

"Non è immaginabile, per tre motivi: è un’opera pubblica che ha un preciso quadro economico sul quale è stato fatto un concorso di progettazione che non prevedeva il parcheggio; non ci sono le risorse per realizzarlo, né si possono trovare con le attuali linee di finanziamento disponibili; un posteggio lì sotto è in contrasto con l’idea del parco di questa amministrazione".

Di parcheggi sotto i parchi ce ne sono in molte città.

"Non in corso di progettazione, che mi risulti. Al servizio del centro abbiamo già il Serraglio, i parcheggi di piazza del Mercato e di piazzale Ebensee".

Il posteggio di piazzale Ebensee è proprio brutto.

"Sarà migliorato e reso più fruibile. Con i fondi del Pnrr gli attigui spazi di Officina Giovani saranno ulteriormente recuperati. La città in quella zona cambierà completamente volto, parcheggio compreso".

E sopra il parco cosa ci sarà?

"C’è un’idea nuova. Con i fondi del Pnrr completeremo il restauro del complesso di Santa Caterina: nei nuovi spazi saranno ospitate le attività del corso di laurea in tessile e moda sostenibile, che il Pin ha lanciato con successo, sfruttando le sinergie con le Manifatture digitali che lì hanno casa. Direttamente dal Santa Caterina ci sarà uno degli accessi al parco, nel cui padiglione in vetro immaginato dai progettisti sarà realizzato uno spazio polivalente dedicato alla moda al servizio sia dell’università che delle imprese, oltre al bar e al ristorante inizialmente previsti. Intorno il verde, l’arte contemporanea, le aree per fare attività fisica, i giochi per i bambini. Secondo me sarà bellissimo".

Quando vedremo tutto ciò?

"Il mio auspicio è che a fine anno ci siano progetto esecutivo e gara d’appalto, con l’inizio dei lavori entro la fine della legislatura, quindi primavera 2023. Ma visti i precedenti con le battaglie legali e le burocrazie, incrocio le dita".

La prima ipotesi era che fosse completato entro la primavera del 2019: con i vari rincari dovuti al covid e ora alla guerra, basteranno i circa 8 milioni stanziati?

"Temo che un aumento dei costi sia da mettere in conto".

Il progetto delle giungle urbane annunciato nel 2019 a che punto è?

"E’ in linea con i tempi europei, dopo le proroghe concesse per il covid. Le vedremo entro quest’anno".

Crede che il bosco verticale sulle case popolari di via Turchia resisterà a lungo?

"La manutenzione sarà di Consiag Servizi. Il percorso di partecipazione sta continuando, questa è una sfida nella sfida. I residenti hanno chiesto il superbonus e garanzie sul fatto che non aumenteranno gli insetti. Ma è proprio per il carattere così innovativo del progetto che l’Europa ci ha finanziato con tre milioni".

Il mercato coperto di via Giordano, dov’è prevista l’altra giungla, è durato pochi mesi...

"Era una sperimentazione, ma stiamo valutando altre soluzioni. In breve al Macrolotto Zero arriveranno anche la medialibrary e lo spazio per il coworking, ci saranno altre possibilità. Anche quella zona sta cambiando volto grazie ai finanziamenti che abbiamo ottenuto".

Il parco fluviale Riversibility?

"I punti ristoro e di aggrezione con i container al ponte Petrino e al Serraglio stanno per partire: la gestione è stata affidata con un bando unico che comprende anche la spiaggia sul Bisenzio e l’anfiteatro di Santa Lucia".

Nel 2018 avevate annunciato la nascita di altri quattro parchi con 5mila alberi in 70 ettari complessivi.

"Il progetto dei Ciliani e quello di Cafaggio sono in fase di redazione. Quello all’ex Banci è sospeso, perché speriamo che lì un giorno possa arrivare la tramvia. Quello di San Paolo è il più complesso, perché ricade in dieci aree di trasformazione: alcune sono partite, altre no".

Cosa replica a chi l’ha definita l’assessore ai rendering?

"Non me la prendo e non dico nulla. In questi anni sono tanti i progetti portati in fondo, tra scuole, piazze, giardini, impianti sportivi, edilizia sociale, strade, ciclabili. E sono tanti i soldi portati a Prato con i progetti, tra fondi europei, nazionali e regionali. Poi c’è stata la pandemia: due anni di fatto perduti".

Prato città carbon neutral entro il 2030. Cioè otto anni, gli stessi trascorsi da quando lei è assessore.

"Questa è la scommessa più ambiziosa. E’ un grandissimo risultato che Prato sia fra le 100 città indivuduate come modello in Europa, di cui solo nove italiane. Tutto questo grazie ai progetti avviati da tempo, come i piani di mobilità ed energia sostenibile, la forestazione urbana, le giungle, il piano smart city. Cambiare il tipo di narrazione sulla città è fondamentale: questo riconoscimento è fondamentale per l’immagine di Prato anche agli occhi di possibili investitori, senza contare che può portare qui altri finanziamenti. Noi ci crediamo e crediamo che la città sia pronta per questa sfida che guarda al futuro, da vincere tutti insieme".