
La foto di piazza Mercatale inviata da un lettore
Prato, 25 agosto 2015 - Un post su Facebook che ha messo in evidenza, nuovamente, l’attenzione su un problema mai risolto: la presenza dei parcheggiatori abusivi in piazza Mercatale. Il messaggio che ha suscitato decine di commenti è quello di Giulia Picariello, che un paio di giorni fa ha raccontato la propria esperienza nel gruppo «Sei di Prato se...».
«Stasera sono andata a mangiare la pizza in pizza Mercatale al nuovo locale I piccolo diavolo, bellissima piazza, servizio incantevole e cibo ottimo, purtroppo eravamo continuamente interrotti da uomini che cercavano di venderci rose e ti si appiccicavano al tavolo. Mi stavo dimenticando del comitato nigeriano d’accoglienza per parcheggiare, 5 verso 2, si sono infuriati perché mi sono rifiutata di pagare il dazio. In sintesi eviterò ancora di passare le serate nella mia città e continuerò ad andare a Pistoia. Grazie sindaco».
Un messaggio chiaro, che punta il dito contro una vera e propria piaga: quella degli abusivi. Che spesso sono insistenti e che rischiano di disturbare gli avventori. Un problema sentito non solo da Giulia, visto che il post ha raccolto ben 257 like (il simbolo attraverso il quale gli utenti internet possono esprimere il proprio apprezzamento nei confronti di un messaggio) e un centinaio di commenti.
In molti hanno sottolineato come il centro di Prato sia diventato ormai un «vero e proprio far west, totalmente ingovernabile». Ovviamente c’è anche chi non apprezzato e ha criticato il post, sottolineando come il problema dei parcheggiatori abusivi e dei venditori di rose sia secondario. Tra questi Simone Giorgi: «Siete sempre a lamentarvi quelli delle rose ci sono in ogni città a fiumi ma a voi basta far polemica. Comunque fate bene andate a Pistoia o Lucca si sta più larghi a Prato. Senso di appartenenza zero». Una polemica infinita, che ha portato altri utenti ad invitare la stessa Giulia a vendere la propria casa. E, anche in questo caso, l’ulteriore risposta non è fatta attendere. «A Pistoia ci andrei a vivere anche domani se potessi vendere casa. Purtroppo i miei vicini sono cinesi e non la vuole nessuno».
Christian Campigli