Aperti a pranzo a partire da maggio con la speranza nel mese di giugno di poter lavorare sia a pranzo che a cena. I ristoratori sono pronti
alla ripartenza. Locali sanificati, tavoli distanziati e già un’intesa con l’amministrazione comunale pronta sul tavolo per ampliare gli spazi esterni
in vista dell’estate esattamente come accadde
lo scorso anno. "Siamo pronti e non aspettiamo altro che poter ripartire", confida Marco Bechini titolare del ristorante Soldano in piazza Duomo.
Il nuovo protocollo, che sarà messo a punto
la prossima settimana, darà la priorità ai locali pubblici che hanno posti a sedere e spazi all’aperto per evitare assembramenti. Così come per le altre attività saranno inoltre privilegiati
i pagamenti con carte bancomat, preferibilmente al tavolo. "Con le misure di sicurezza non ci sono particolari problemi: le regole alle quali sta lavorando il governo ricalcano quanto già fatto nei mesi scorsi e tutte le attività si sono già adeguate", aggiunge Bechini. Se l’arrivo dell’estate in parte spazza via le preoccupazioni degli ultimi mesi, i timori sono in vista del prossimo autunno: "Per l’estate siamo abbastanza tranquilli, quello che ci preoccupa
è capire cosa accadrà a ottobre e novembre", aggiunge il ristoratore. "Non siamo attività stagionali, un altro blocco non potremo permettercelo. Lavorare pochi mesi estivi non ci basta per far quadrare i conti, abbiamo stretto
la cinghia per tanto tempo adesso dobbiamo ripartire definitivamente con regole, con minore capienza ma in modo regolare altrimenti non ce la faremo a resistere". A fotografare la situazione ci sono i numeri: "Secondo una recente statistica a Firenze stimano che non riaprirà il 25%
dei ristoranti, questo dato deve far riflettere", conclude Bechini. I mesi di chiusura sono stati lunghi: bar e ristoranti attualmente lavorano solo con l’asporto e gli incassi ne risentono.
Si.Bi