Nuovi spazi per la cura La Casa della salute est ospiterà più specialisti "Un aiuto all’ospedale"

La struttura di via fra’ Bartolomeo sarà potenziata con altri ambulatori al primo piano e percorsi diagnostici. Benelli (Fimmg): "C’è già collaborazione tra medici di base e colleghi delle altre discipline".

Nuovi  spazi per la cura  La Casa della salute est  ospiterà più specialisti  "Un aiuto all’ospedale"

Nuovi spazi per la cura La Casa della salute est ospiterà più specialisti "Un aiuto all’ospedale"

La Casa della salute Prato centro est sarà potenziata con prestazioni specialistiche e nuovi servizi che permetteranno di ridurre la pressione sull’ospedale ed il pronto soccorso. A quasi tre anni dalla sua istituzione la struttura di via fra’ Bartolomeo, che ha un bacino di utenza di circa 45mila abitanti, è destinata a crescere, partendo dal nucleo originario formato da tredici medici di medicina generale, alcune specialistiche ambulatoriali e il servizio infermieristico domiciliare già presenti al piano terra. Un progetto di rafforzamento che è possibile grazie anche alla caratteristica dell’immobile, che l’Asl ha preso in affitto dalla Misericordia di Prato. La proprietà si è detta disponibile a dare in locazione anche il piano superiore per ospitare altri ambulatori specialistici. Su questo progetto, che è stato approvato nelle linee generali dalla direzione dell’Asl centro, ne parleranno a breve in dettaglio i medici di famiglia e la Società della salute. "Nella Casa della salute Prato centro est - afferma Alessandro Benelli, segretario Fimmg Prato - ci siamo noi medici di base, in tutto tredici, gli infermieri della domiciliare, la segreteria che risponde alle esigenze della medicina generale e dei cittadini per i servizi Cup e per i prelievi. Si differenzia da un distretto proprio per la presenza della medicina generale che collabora con molte attività di prossimità". Fra l’altro la Casa della salute di via fra’ Bartolomeo, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 12, ha già specialisti che lavorano in sinergia con i dottori di base: il gruppo di psichiatria, la gastroenterologia, la neurologia, la geriatra, l’ortopedia, la reumatologia. "Qui possono venire a fare le visite anche pazienti che provengono da altre zone dell’Asl", spiega Benelli. Ampliare gli spazi al primo piano – una decina di ambulatori – significa avere un maggior numero di specialistiche, la segreteria e un settore dedicato alla diagnostica, legata alla possibilità di un day service territoriale. "Con la Società della salute discuteremo la creazione di un day service territoriale che sia un’emanazione di quello ospedaliero – chiosa Benelli – Il che significa che è necessario un minimo di diagnostica di primo livello: ecografie, tac, radiografie. Al momento la Casa della salute è già dotata di un ecografo che può essere usato anche dai medici di famiglia". Niccolò Biancalani, segretario regionale Fimmg, aggiunge: "L’obiettivo per Prato è di aumentare le Case della salute sia in zona sud che nord, affinché i cittadini possano beneficiare di servizi più vicini". Inoltre, all’orizzonte ci sono anche quelle risorse che la Regione ha promesso di erogare a fronte di progetti per dotare le Case della salute di spirometri ed ecografi, ma si deve attendere "metà giugno, e sigleremo un accordo tra medici e Regione". Tra le idee al vaglio anche l’apertura di un ambulatorio vaccinale, gestito dai medici di base, per le vaccinazioni Lea (Livelli essenziali di assistenza).

Nuovi progetti. E progetti con più di qualche punto di domanda. Vedi il distretto di San Paolo, con i cittadini che si chiedono che fine ha fatto il distretto annunciato, preoccupati dopo il botta e risposta di qualche giorno fa tra il sindaco Biffoni e il governatore Giani. Il sindaco ha chiesto conto alla Regione della pubblicazione della gara per il distretto di San Paolo: doveva uscire a inizio anno. I cittadini di San Paolo chiedono a Biffoni un incontro per essere informati sul destino del distretto.

Sara Bessi