Se il Pd pratese non avrà candidati eleggibili in Parlamento – il quarto posto di Marco Martini, ex sindaco di Poggio a Caiano, è una candidatura di servizio –, potrebbe averne una il Movimento 5 Stelle. Si tratta di Chiara Bartalini, attivista della prima ora, che ha superato le "parlamentarie", cioè le elezioni on line sulla piattaforma del movimento, tra i militanti che nei giorni scorsi si erano autocandidati (c’erano altri tre pratesi: Raffaele Iazzetta, Andrea Fossi e Paolo Bati). Secondo fonti del M5S al voto hanno partecipato 50.014 persone, molte di più del dato della precedente consultazione on line, quella del 2018, quando i votanti furono 39mila. Da ricordare che il 4 marzo di quattro anni fa la lista del movimento fu la più votata in Italia, conquistando oltre il 32% dei consensi, in valori assoluti quasi 11 milioni di voti alla Camera e quasi 10 milioni al Senato, facendo eleggere 225 candidati a Montecitorio e 111 a Palazzo Madama.
Sull’onda di questo clamorso successo quattro anni fa venne eletta anche Yana Chiara Ehm, candidata a Prato e a Prato mai più rivista (nel frattempo ha anche lasciato il movimento). Bartalini è però una Chiara molto diversa: è pratese, è conosciuta e stimata. Certo rispetto al 2018 le cose sono molto cambiate, ma i militanti sono convinti che il partito guidato da Giuseppe Conte possa ottenere un buon risultato elettorale, nonostante i dissidi, le divisioni e gli abbandoni degli ultimi mesi.
Bartalini, classe 1973, lavora nel settore delle energie rinnovabili, ma anche esperienza nel campo dell’edilizia sostenibile e come quasi tutti i pratesi anche nel tessile. Fra le sue passioni la musica e soprattutto il tango, di cui è ballerina piuttosto esperta. Oggi Conte dovrebbe sciogliere le riserve sulla griglia delle candidature. Per lei un posto alla Camera, non è chiaro se nel collegio di Prato o nella lista del plurinominale.