REDAZIONE PRATO

Mulino Bardazzi, attività sospesa Vaiano adesso spera nel lieto fine

Il paese è preoccupato per la storica azienda nata nel 1919. Il titolare: "Un blocco temporaneo"

Mulino Bardazzi, attività sospesa Vaiano adesso spera nel lieto fine

Ha suscitato preoccupazione in questi giorni a Vaiano la notizia di una sospensione di produzione da parte dello storico Mulino Bardazzi, attivo proprio nel cuore del paese da oltre un secolo e fiore all’occhiello di tutta la Val di Bisenzio per la qualità della farina macinata, ottenuta da grani selezionati con maestria che viene tramandata da generazioni di mugnai.

La paura, espressa anche da parte di lettori che hanno contattato la nostra redazione, è che l’azienda potesse aver chiuso i battenti. "Si tratta di una sospensione momentanea dell’attività produttiva": queste le sole parole che il titolare, Marco Bardazzi, ha usato ieri per confermare che in questo momento l’attività è ferma, senza spiegarne i motivi.

Nessuna spiegazione arriva neppure dall’amministrazione comunale, che ha notato un rallentamento di lavoro nell’area del mulino ma non ne conosce il motivo. Segnali di preoccupazione arrivano anche da parte dei clienti, grossi panifici di Prato che già da giorni hanno avuto notizia della sospensione della produzione. Il mulino Bardazzi, infatti, è capofila nella produzione e commercializzazione della farina Gran Prato, una farina ottenuta macinando esclusivamente grano coltivato nei confini della provincia.

Dalla farina pratese nascono il pane e gli altri prodotti a marchio "Gran Prato" , ottenuti seguendo un disciplinare condiviso da una rete di aziende, composta da circa 12 fra panifici, pastifici e pasticcerie di tutta la Provincia, da una decina di aziende agricole e da circa 25 rivenditori.

Le aziende che propongono il marchio hanno aderito ad un’associazione che si è costituita nel 2013, dopo un progetto pilota durato un anno.

Il mulino Bardazzi ha una storia lunga più di un secolo: nel 1919 Quintilio Bardazzi acquista il mulino ad acqua, dove lavora come dipendente denominato "Di sotto" o "La ripresa", situato sull’argine del Bisenzio. Nel 1938 il figlio, Ciro, intraprende lavori di ammodernamento che portano nel 1940 all’inaugurazione del primo mulino a torre della Val di Bisenzio.

La tradizione da allora è stata tramandata di padre in figlio: dopo il padre, Gaetano, è Marco Bardazzi attualmente a gestire lo storico mulino.

Claudia Iozzelli