Morte Luana, il ministro torna in città "In arrivo 15 ispettori per i controlli"

Orlando in Prefettura: "Situazione migliorata". Il 3 maggio del 2021 l’incidente che costò la vita all’operaia

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Cinque ispettori del lavoro sono già in servizio dal primo aprile, altre dieci arriveranno a Prato entro fine giugno. A darne l’annuncio è stato il ministro del lavoro, Andrea Orlando al termine del vertice in prefettura sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’occasione per fare il punto sulle necessità del territorio è stata data dall’avvicinarsi della ricorrenza di un anno dalla morte di Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni morta il 3 maggio scorso nell’orditura di Montemurlo in cui lavorava. Proprio a seguito di quell’incidente tragico sul lavoro il ministro Orlando venne a Prato a promettere un potenziamento degli organici per i controlli nelle aziende.

Il ministero in particolare si è concentrato sull’ispettorato nazionale del lavoro, la cui sede pratese di via Valentini vedrà entro fine giugno passare la pianta organica da 22 a 37 unità. "E’ una iniezione importante di personale - sottolinea Orlando -. In pratica andiamo quasi a raddoppiare l’organico. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare sulle assunzioni, sulle competenze, su sanzioni più efficaci e controlli tempestivi. Oltre a garantire prevenzione nelle aziende, fare formazione nelle scuole e lavorare sulla qualificazione delle imprese. Cioè fin da quando apre una ditta dobbiamo essere in grado di assicurare il rispetto degli standard e bloccare questo sistema di scatole cinesi che aiuta le imprese ad eludere le regole". E’ evidente come quella dell’assunzione di quindici ispettori del lavoro sia una risposta parziale da parte del governo ai problemi della provincia pratese. Al territorio servirebbero più uomini anche negli uffici dell’Inail, e poi carabinieri del nucleo ispettivo e personale della guardia di finanza dedito alle indagini. A maggior ragione se si pensa a un trend in peggioramento, come confermato dagli ultimi controlli interforze, nei quali su diciotto aziende messe sotto la lente di ingrandimento tutte hanno riscontrato irregolarità.

"I controlli devono essere costanti e rafforzati – ha detto il sindaco Matteo Biffoni -. Non si vince con la sola repressione, ma c’è bisogno pure di prevenzione, sanzioni e normative efficaci. Purtroppo l’anno e mezzo di covid ha portato a un rallentamento delle verifiche nelle aziende e questo ha fatto passare l’idea che fosse in atto un calo dei controlli. Così siamo passati da un periodo di effettivo miglioramento, confermato anche dall’Asl, a un trend recente che fra Prato e Montemurlo ha acceso un campanello d’allarme. Non ci possiamo permettere di abbassare la guardia". Al vertice in prefettura hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine del territorio, l’assessore Benedetta Squittieri e la consigliera regionale Ilaria Bugetti.

"Prato è una realtà complessa e senza dubbio è quella dove l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e al contrasto all’illegalità è tra le più alte – conclude Biffoni -. Il potenziamento dell’organico dell’ispettorato del lavoro è un aiuto importante, è però fondamentale affrontare con la Repubblica Popolare Cinese e altri Paesi il tema della clandestinità dei propri cittadini, un fenomeno organizzato su cui è necessario un intervento internazionale. È difficile rompere questo meccanismo, servono accordi chiari con i Paesi interessati e la riforma della legge. E riteniamo che il lavoro fatto per il caporalato in agricoltura, debba essere esteso in altri settori".

Stefano De Biase