REDAZIONE PRATO

Medici, il pasticcio dei massimali Liste chiuse nel giorno del click day

Delle 42 domande per arrivare a 1800 assistiti ben 34 sono sospese. La protesta dei dottori: "Asl poco chiara" .

Medici, il pasticcio dei massimali Liste chiuse nel giorno del click day

Il click day annunciato per l’ampliamento dei massimali dei medici di famiglia, che volontariamente hanno potuto aderire al passaggio da 1.500 a 1.800 assistiti grazie ad un pre-accordo Regione e medicina generale, si è rivelato un pasticciaccio. E per una buona parte di dottori di base pratesi e della provincia, che avevano dato la loro disponibilità ad allargare il numero di pazienti, il lunedì, giornata di solito complicata di rientro dai week end, si è trasformata in un caos. I potenziali assistiti hanno preso d’assalto con telefonate e messaggi gli ambulatori di quei medici che avevano fatto sapere all’Asl centro di accollarsi fino a 1.800 persone, ma che a ieri risultavano ancora "bloccati". "Mi sono collegato a pochi minuti dopo la mezzanotte sulla piattaforma della scelta o del cambio medico - racconta un lettore che sapeva su quale professionista puntare - Ma non sono riuscito ad entrare nella sua lista, falliti gli altri tentativi in mattinata".

Alzare per i medici di base il massimale è una delle soluzione pensata dalla Regione per fronteggiare la cronica carenza di camici bianchi. Trecento assistiti in più per ogni medico rispetto al passato: in area pratese hanno dato la loro disponibilità una quarantina di medici, per la precisione 42, come hanno fatto sapere ieri dall’Asl. Ma di questi la stragrande maggioranza sono rimasti fuori senza nessuna comunicazione da parte degli uffici amministrativi dell’Asl Centro. "Soltanto oggi, quando abbiamo ricevuto segnalazioni dei pazienti dell’impossibilità di fare la scelta - dicono alcuni dei medici esclusi - e abbiamo chiesto spiegazioni all’Asl, ci è stato detto che alle adesioni si dovevano allegare i contratti di assunzione di una segretaria e di un infermiere. La lettera di richiesta di adesione dell’Asl non era chiarissima nei tempi di consegna della documentazione. Addirittura l’Asl voleva tali documenti prima che ci venissero attribuite nuove scelte. A noi nessuno dell’Asl ha fatto sapere di dover fornire ulteriori dettagli e se 34 medici non hanno capito significa che c’è stato un difetto di comunicazione. Ciò facilita chi già lavora in forme associative. Un professionista che vuole dare il suo contributo per appianare le difficoltà legate alla carenza di medici è in pratica escluso. Il costo di una segretaria e di un infermiere grava sulle sue spalle. Chi come me non ha visto nessuna comunicazione se non ’una risposta per ricevuta’ della mail inviata a metà aprile, ha preso per buono il silenzio assenso". Insomma a rimetterci sono sì i medici, ma soprattutto i cittadini: per il pratese si parla di spazi per oltre 12mila utenti.

A fare chiarezza su quanto accaduto nel lunedì di caos è Bruno Latella, responsabile della struttura di medicina generale e della continuità assistenziale dell’Asl centro, che intanto ieri pomeriggio ha inviato una lettera ai medici esclusi con la procedura da seguire. "Sono 42 le domande pervenute nel pratese - spiega - E 3 erano di medici non in forma associativa, quindi esclusi, come previsto dal pre-accordo regionale. Per i rimanenti 39, 5 domande sono state accolte immediatamente perchè hanno infermiere e collaboratore di studio , sempre come previsto dallo stesso pre-accordo". E per i restanti 34 medici? "Queste ultime 34 domande saranno effettive appena riceveremo i contratti dei medici per i collaboratori richiesti - concludono dall’Asl - L’accordo è pubblico, perché deliberato dalla giunta regionale. Siamo la prima Asl a dare attuazione all’accordo regionale".

Sara Bessi