I medici cinesi al Santo Stefano, "scambio importante"

Biffoni ha chiesto alla Asl particolare attenzione anche per le Rsa: "Vanno tutelate maggiormente dal rischio contagio"

Medici cinesi all'ospedale di Prato (foto Gianni Attalmi)

Medici cinesi all'ospedale di Prato (foto Gianni Attalmi)

Prato, 29 marzo 2020 - Il sindaco Matteo Biffoni questa mattina ha incontrato i medici ospedalieri del Santo Stefano e la delegazione di medici provenienti dalla provincia cinese del Fujian per uno scambio di esperienze con i colleghi toscani che stanno gestendo l'emergenza coronavirus.

"Uno scambio importante per condividere il meglio delle esperienze sanitarie contro questa emergenza mondiale, da parte di chi ci è già passato e ha fatto tesoro di errori e buone pratiche - sottolinea il sindaco -; i medici cinesi hanno espresso massimo apprezzamento per come il Santo Stefano sta gestendo la situazione e sulla strutturazione di tutto il percorso, dal pronto soccorso alla terapia intensiva, con accessi e reparti completamente divisi tra i casi Covid positivi e gli altri". Presente all'incontro anche il consigliere regionale Nicola Ciolini.

"E' fondamentale continuare a difendere le strutture ospedaliere e tutto il personale che vi lavora dal rischio contagio. Questo deve valere anche per le Rsa - ribadisce Matteo Biffoni -: sono aumentati i casi di contagio alla Rsa di Mezzana, così come era avvenuto a Comeana e come sta avvenendo in altre strutture fuori provincia. Mettere in sicurezza le Rsa è importantissimo, per tutelarne gli ospiti e gli operatori. Per questo abbiamo chiesto alla Asl Toscana Centro una particolare attenzione su queste strutture".

“Anche il gruppo di medici venuto dalla Cina ha riconosciuto l’ottima organizzazione del nostro ospedale durante l’emergenza coronavirus. Del resto - commenta il consigliere regionale del Pd, Nicola Ciolini - ne eravamo già consapevoli e vorrei cogliere questa occasione per sottolineare ancora una volta l’eccellente lavoro portato avanti dal nostro personale sanitario. In particolare, inoltre, l’équipe medica cinese ha sottolineato l’importanza di riuscire a fare il maggior numero di tamponi possibili sul territorio per contrastare la diffusione del virus. Questo ulteriore aiuto arrivato dalla Cina ha fornito certamente spunti interessanti ai nostri professionisti e a tutto il sistema sanitario. Concludo dicendo che fa molto riflettere che in questo momento così delicato sia la Cina il paese più vicino all’Italia e in particolar modo alla Toscana”.