Prato: rissa in campo, ragazzo finisce in ospedale

Giocatore del Poggio a Caiano picchiato dai rivali del Pistoia Nord. Intervengono i carabinieri e annunciano misure durissime

Rissa in campo a Prato, intervengono i carabinieri

Rissa in campo a Prato, intervengono i carabinieri

Prato, 19 orrobre 2021 - Rissa in campo e un giovane calciatore di 16 anni trasportato in ambulanza al pronto soccorso. E’ finita nel peggiore dei modi la sfida del campionato Allievi provinciali, annata 2005, fra Poggio a Caiano e Pistoia Nord. Tutto succede domanica allo scadere del match: i medicei trovano il gol vittoria del 3-2, l’arbitro fischia la fine della partita e durante i festeggiamenti a metà campo si accende un parapiglia. La dinamica è ancora tutta da chiarire, fatto sta che parte una rissa nella quale si affrontano più ragazzi. A riportarne le conseguenze peggiori è un tesserato del Poggio a Caiano che cade a terra colpito da calci e pugni.

Il ragazzo dopo l’episodio resta sotto choc e così si decide il trasporto in ospedale. Nel frattempo le due panchine provano a riportare la situazione alla normalità, mentre al Martini arrivano pure i carabinieri che si assicurano che non ci siano nuovi episodi di violenza durante il deflusso dall’impianto da parte di calciatori, genitori e tifosi. Adesso sono in corso le indagini dei militari, che preannunciano un "pugno durissimo" nei confronti di coloro che hanno preso parte alla rissa sul campo da gioco. Ragazzi e dirigenti come pena massima rischiano addirittura il Daspo, oltre alle relative sanzioni disciplinari che saranno disposte dal giudice sportivo (la competenza territoriale è di Pistoia, perché si tratta del campionato Allievi organizzato dalla federazione pistoiese). Le condizioni del giovane calciatore portato al Santo Stefano per fortuna sono buone, gli esami medici hanno dato tutti esito negativo e quindi è stato dimesso. Resta però il bruttissimo episodio, fra calciatori di appena 16 anni, che niente ha a che fare con il calcio giovanile e che ha rovinato quella che doveva essere una giornata di sport e divertimento. A condannare quanto accaduto in campo sono le stesse società, che preannunciano provvedimenti durissimi nei confronti dei loro tesserati.

"La priorità finora è stata quella di capire come stava il nostro calciatore", spiega il vicepresidente del Poggio a Caiano, Francesco Martini. "Per fortuna non ha riportato conseguenze di rilievo. Adesso aspettiamo il referto arbitrale, per capire con esattezza chi è stato coinvolto nella rissa. Ma possiamo già annunciare la linea dura verso chi ha sbagliato. E lo stesso vale eventualmente per i dirigenti: se non hanno fatto il loro dovere, allora non sono adatti a ricoprire quel ruolo. Ogni decisione sarà presa dal consiglio direttivo. E comunque l’indicazione è quella di raddoppiare le squalifiche comminate dal giudice sportivo". Sulla stessa lunghezza d’onda anche il direttore tecnico del Pistoia Nord, Alfio Berti. "La partita era stata corretta e non c’erano stati segnali che potessero fare pensare a quanto poi realmente accaduto", dice. "Come società possiamo solo dire che chi ha sbagliato deve pagare, perché va dato un segnale adeguato per fare in modo che certi episodi non accadano di nuovo. Siamo davvero dispiaciuti per questa situazione, perché tutto questo non ha niente a che fare con il calcio. Il nostro giocatore sarà sicuramente sospeso, anche nel suo stesso interesse".

Le due società si sono già messe d’accordo per mandare un segnale distensivo e di fairplay al ritorno, quando si disputerà il match a impianti invertiti. L’idea è quella di organizzare un terzo tempo, con un momento conviviale fra ragazzi e famiglie, scrivendo la parola fine su una brutta parentesi per il calcio giovanile toscano. Ma il Poggio a Caiano vuole anche fare di più. "Ne abbiamo già discusso in società", conclude Martini. "Il gruppo Allievi nelle partite interne del campionato organizzerà sempre il terzo tempo, applaudendo gli avversari mentre escono dal terreno di gioco. E’ fondamentale fare capire a ognuno di loro qual è lo spirito giusto con cui si deve scendere in campo".