Marketing, stranieri e passaparola Tre messaggi chiave per la svolta

Lo dicono le guide turistiche della provincia, che come nessuno conoscono gusti e richieste dei clienti "Gli studenti americani e australiani sono una grande risorsa: possono fare da testimonial a questa terra"

Prato chiama i turisti per la bella stagione con il passaparola, sussurrato anche dagli studenti australiani della Monash University e americani della New Haven. Il contapassi delle prenotazioni in alberghi e strutture ricettive della provincia ha ricominciato a girare. E se la vicina, ingombrante, Firenze ha fatto registrare quasi il sold-out in questa Pasqua, il giro d’affari pratese è ancora lontano dai livelli pre-Covid ma si prepara ad un’estate migliore del 2021.

A dirlo sono le guide turistiche professionali che sono le prime testimonial delle attrattive di Prato per italiani e stranieri in visita. Simona Biagianti, 50 anni, è nata a Montemurlo e vive da qualche anno in piazza del Duomo. E dei suoi clienti spiega: "Lavoro con un pubblico internazionale, la maggior parte degli arrivi nell’ultimo periodo è dall’Australia, legati alla Monash oppure agli studenti americani della New Haven e ai loro conoscenti. Il passaparola tra i giovani funziona molto bene. Questi studenti sono innamorati di Prato perché, abituati alle metropoli, si trovano a vivere in un’antica città e vogliono scoprirla, dintorni compresi". La guida svela alcuni aneddoti riguardo ai turisti stranieri: "Spesso all’inizio della visita chiedo loro cosa sanno di Prato e tutti rispondono che è la città del tessile o la città dei cinesi, poi però alla fine rimangono stupiti delle bellezze che Prato nasconde.Chi ci contatta per un tour chiede soprattutto il giro del centro storico con tappa agli affreschi di Filippo Lippi in Duomo, spesso si tratta di soste di poche ore. Mentre se il giro è più lungo e prevede anche il pomeriggio li portiamo alle ville Medicee di Poggio e Artimino oppure al Museo del Tessuto". Biagianti ama il centro storico e lo propone volentieri: "Credo che sia il salotto buono di una città. Vivo da tempo in centro e non ho mai avuto paura, non è vero che c’è poca sicurezza. Prato soddisfa chi ci abita e ha enormi potenzialità sul fronte del turismo. Faccio questo lavoro dal 1999 e penso che in passato sia mancata l’attenzione al marketing del territorio. L’ho vista nel 2009 per la mostra ’Lo stile dello Zar’ e per quella del 2013 ’Da Donatello a Lippi: Officina Pratese’, quando fu fatto un lavoro intorno a questi eventi che aveva funzionato. Anche l’attuale assessore Bosi si sta impegnando nel marketing turistico".

Tornando ai visitatori, la guida ne descrive le caratteristiche tipo: "E’ una clientela che di solito è già stata in Toscana e quando arriva a Prato lo fa in seconda o terza battuta. Non si parla di turismo di massa, ma non c’è dubbio che il nostro territorio abbia grandi potenzialità se sostenuto da un marketing costante, non solo episodico, e con un sistema di attività che cooperano per migliorare e vendere un’immagine precisa. Ovvio che ci vogliano caffetterie e ristoranti aperti il giorno di Pasquetta e in agosto. Solo così la città una risorsa per tutti". Anche Elena Petrioli di Carmignano fa la guida turistica: "Sono appena rientrata da Venezia dove ho lasciato un gruppo di turisti americani. Piano piano il lavoro sta riprendendo, anzi direi che a Firenze va già forte, mentre a Prato ancora non è a livelli pre-Covid ma con l’arrivo dell’estate si spera che aumenti sempre di più. Mi piace proporre le ville Medicee di Poggio e di Artimino, io abito a Seano e le conosco bene. La villa di Poggio avrebbe più pubblico se gli orari d’ingresso fossero gestiti meglio. E’ un problema di personale e di sorveglianza che si riscontra anche in altre ville del circuito mediceo dell’Unesco come La Pietraia e Castello. Penso che i Comuni Medicei per attrarre un numero maggiore di turisti si dovrebbero dotare di più strutture ricettive e di più servizi. Chi vuole vedere la Visitazione del Pontormo deve lottare con la mancanza di bus frequenti fino a Carmignano o, se viaggia in auto, con l’assenza di parcheggi vicini".

Elena Duranti