Malaparte e Togliatti. Intrecci e retroscena per due protagonisti. Tra il fascismo e il Pci

Il saggio di Walter Bernardi in Prato Storia e Arte: dall’incontro a Capri alla visita in clinica a Curzio in punto di morte con la tessera del partito.

Malaparte e Togliatti. Intrecci e retroscena per due protagonisti. Tra il fascismo e il Pci

Malaparte e Togliatti. Intrecci e retroscena per due protagonisti. Tra il fascismo e il Pci

Palmiro Togliatti era rientrato a Napoli dal suo ventennale esilio in Unione Sovietica il 27 marzo 1944. Il 6 aprile, allo scopo di preparare quella che è passata alla storia come la svolta di Salerno, cioè il cambio di strategia del Pci che avrebbe portato all’ingresso dei partiti antifascisti nel secondo governo Badoglio, si era recato a Sorrento per rendere omaggio a Benedetto Croce e subito dopo a Capri per incontrare Malaparte. Era il 9 aprile, giorno di Pasqua, quando Togliatti si era affacciato nel salone della villa di Capo Massullo, per stringere un patto che prevedeva per lo scrittore, in cambio della sua iscrizione al Pci, la possibilità di seguire come corrispondente di guerra de L’Unità l’avanzata delle truppe alleate verso Firenze.

Un compito che non sarebbe stato realizzabile, se Malaparte non fosse stato ‘arruolato’ come ufficiale di collegamento, in pratica agente del controspionaggio, dal Sotto-Capo di Stato Maggiore della V Armata anglo-americana, il colonnello Henry H. Cumming. L’amicizia tra Curzio e l’alto ufficiale americano era recente, ma destinata a durare tutta la vita. Era stato infatti Cumming a far liberare Malaparte dal carcere napoletano di Poggioreale il 30 novembre 1943, dove aveva trascorso dieci giorni con l’accusa di essere rimasto fascista nonostante gli anni di confino. Cumming non era un militare di carriera, ma un professore di scienze politiche all’Università della Virginia innamorato dell’Europa, un uomo di grande cultura che aveva percorso in lungo e in largo il vecchio continente alla scoperta delle radici della civiltà classica. Improvvisamente, a nemmeno quarant’anni, il 10 luglio 1945 sarebbe morto per un attacco di poliomielite mentre si trovava con Malaparte nella base militare di Livorno. Questo spiega perché lo scrittore avrebbe dedicato proprio all’"affettuosa memoria" dell’amico ‘yankee’ il suo romanzo più famoso, La pelle, nel quale Cumming è il protagonista, con lo pseudonimo di Jack Hamilton, di una serie di memorabili avventure nella Napoli distrutta dalla guerra.

Nel frattempo, il 22 marzo ’45, si era conclusa la luna di miele di Malaparte con il Pci perché era stato nuovamente arrestato per ordine del Commissario per l’epurazione di Napoli Eugenio Mancini, avvocato comunista e fiero avversario di Togliatti; guidava la frazione radicale, di ascendenza trotzkista del Pci napoletano e non poteva accettare che un ex-fascista come Malaparte fosse ammesso nel partito. Ne era nato un lungo procedimento giudiziario che si sarebbe concluso nel dicembre 1947, quando la Corte d’Assise di Firenze avrebbe assolto Malaparte da tutte le imputazioni. Togliatti non aveva mancato di manifestargli la propria solidarietà: si era presentato alla Procura di Roma per deporre a suo favore e ricordare l’incontro di Capri.

Ma le strade di Malaparte, di Togliatti e del Pci si sarebbero divise a causa della situazione politica del paese che si stava avvicinando alle elezioni del 18 aprile ’48 in un clima di guerra civile. I due protagonisti di questa storia avrebbero avuto tutto il tempo, negli anni a venire, per riprendere il filo di un rapporto di stima reciproca che avrebbe avuto la sua estrema, simbolica consacrazione nella stanza di una clinica romana, la mattina del 12 aprile ‘57, quando Togliatti avrebbe portato a un Malaparte ormai consapevole della propria fine la tessera del Pci che avrebbe voluto consegnargli il giorno di Pasqua del ‘44.

Walter Bernardi