
Donato Di Laudo, l’emigrante che ha scritto la sua biografia spinto dai nipoti,. tra la sindaca Maria Lucarini (a destra) e Stefania Tendi, presidente Anpi Vernio
Il messaggio del presidente Mattarella per Donato Di Laudo che ha scritto "La biografia di un emigrante", grazie ai nipoti. Il libro era stato inviato da Di Laudo al capo dello Stato che gli ha risposto: "La ringrazio tanto del cortese invio della sua biografia. I suoi nipoti hanno fatto bene a invitarla a scriverla". L’ex muratore Di Laudo vive a Vernio dal 1968 con la famiglia ed è stato spinto dai nipoti Chiara, Emma, Beatrice e Gabriele, a raccontare la sua storia di lavoratore migrante in giro per l’Europa. "Il messaggio dal presidente della Repubblica è un segno straordinario di sensibilità istituzionale e umana – sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini – La vita di un emigrante rappresenta il coraggio, il sacrificio e l’amore per la famiglia e la comunità, valori universali che il presidente Mattarella ha saputo riconoscere e onorare".
"Donato è il presidente onorario della nostra sezione Anpi, ma di fatto ne è sempre stato l’anima - aggiunge Stefania Tendi, presidente Anpi Vernio – con il suo impegno costante".
Donato Di Laudo è nato a Celenza sul Trigno nel 1937 e già giovanissimo, a 17 anni, parte per la Francia in cerca di lavoro come muratore, con la valigia di cartone di tutti i migranti e le tasche vuote. Poi il matrimonio con Ida, il servizio militare e di nuovo il lavoro all’estero, in Germania, in Svizzera e in Belgio. Infine, con la moglie e i fratelli, l’arrivo in Toscana e a Vernio.
Qui Donato diventa sindacalista, si iscrive all’Arci e al partito comunista, mette su un’impresa edile con i fratelli. "Sono un emigrante, ma sono sempre stato un uomo libero – dice di sé stesso Di Laudo – ho sempre dato alla società senza chiedere nulla in cambio, Donato di nome e di fatto".