Prato, 5 maggio 2021 - Ieri è stata una notte di controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Prato e del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro, che si sono avvalsi anche della collaborazione di personale dell’Inps di Prato.
A finire nel mirino degli operatori è stata un’azienda tessile in via Carlo Livi il cui titolare, un cittadino cinese di 33 anni, è finito in manette per il reato di sfruttamento di manodopera clandestina. I militari hanno verificato che degli 11 dipendenti impiegati 10 erano sprovvisti di regolare contratto di assunzione e 6 di loro addirittura clandestini. Proprio l’impiego di quest’ultimi ha qualificato la sanzione più grave punita con l'arresto in flagranza.
I militari hanno sospeso l’attività dell’azienda e contestato al titolare anche sanzioni amministrative per 42.320 euro. Accertato anche che all’interno dell’opificio non erano minimamente rispettati nemmeno i protocolli aziendali previsti per il contrasto e contenimento della diffusione del coronavirus. Per tali motivazioni sarà interessata anche la Prefettura di Prato per ulteriori e più stringenti provvedimenti di chiusura dell’attività.