
La truffa dall’Albania: "Ti faccio avere prestiti da una banca a Tirana". Finto consulente nei guai
Un fiume di denaro che era riuscito a intascarsi prospettando alle ignare vittime la possibilità di avere ingenti prestiti o mutui per comprare una casa grazie ai buoni rapporti che intratteneva con una banca a Tirana. In realtà, i soldi che le vittime versavano sul suo conto corrente personale (e su quello di sua figlia) non sono mai tornati indietro tanto che i malcapitati hanno sporto denuncia mettendo in moto le indagini a carico di un noto personaggio romano, Andrea Munno, 64 anni, il cui nome è apparso anche nelle carte dell’inchiesta "Mafia Capitale". Ieri si sarebbe dovuto aprire il processo per truffa a carico di Munno, che annovera ben 15 precedenti penali anche specifici, ma l’udienza predibattimentale è stata rinviata dal giudice romano in quanto mancavano alcune notifiche tanto che il fascicolo è stato rinviato in procura. Sul piede di guerra ci sono ben quattro imprenditori pratesi, due dei quali difesi dall’avvocato Michele Giacco, e una coppia di Vicenza. Hanno chiesto tutti di costituirsi parti civili per riavere i propri soldi indietro. Denaro che hanno versato a Munno grazie all’intermediazione di un broker (ritenuto ignaro della truffa e che non è indagato) che era caduto nella trappola del finto consulente.
I fatti risalgono agli anni fra il 2020 e il 2022 quando gli imprenditori pratesi entrano in contatto con Munno tramite il broker. L’uomo si presentava come un consulente di impresa, a capo di una società di intermediazione credizia che vantava un fatturato annuo di due milioni e mezzo di euro nonostante l’ultimo bilancio risalisse al 2017, anno dal quale la società risulta inattiva. Sosteneva inoltre di essere "titolare di una inesistente partita Iva italiana, nonché titolare di redditi annui di almeno 1,5 milioni di euro, senza tuttavia che avesse presentato alcuna dichiarazione dei redditi", si legge le campo di imputazione.
Attraverso il broker, Munno aveva promesso, secondo l’accusa, la possibilità di ottenere ingenti prestiti dall’istituto di credito di Tirana grazie all’apertura di una new.co in Albania come garanzia. I malcapitati si sono fidati e hanno fatto più versamenti sul conto personale dell’uomo. Solo due dei pratesi avrebbero versato al finto consulente circa 60.000 euro per ottenere dei prestiti, la coppia di Vicenza addirittura 170.000 euro. Munno gli aveva fatto credere di ottenere un mutuo dall’istituto di credito albanese per comprare una casa.
Il sistema truffaldino ha cominciato a scricchiolare quando i raggirati hanno cominciato a chiedere maggiori informazioni su quando avrebbero ottenuto i soldi a fronte delle "caparre" versate. Le attese infinite hanno messo in guardia anche il broker che ha cominciato a chiedere spiegazioni. Il broker cominciò a sospettare che il consulente fosse la stessa persona implicata nell’inchiesta "Mafia capitale" ma il Munno rispose che si trattava solo di una omonimia dando rassicurazioni sulla sua serietà e presentando un certificato del casellario giudiziario falso nel quale non risultava nessun precedente. Di fronte alle insistenze degli imprenditori, l’uomo aveva offerto nuove rassicurazioni garantendo che da lì a poco avrebbe restituito i soldi versati come anticipo dei prestiti. Peccato, che i soldi non siano mai tornati indietro. "Si tratta di una truffa milionaria – spiega l’avvocato Giacco – di circa un milione di euro. Molte delle parti offese, però, non si sono ancora fatte avanti".
Laura Natoli