La terza corsia A11 non è un sogno A fine febbraio partono i cantieri

Il progetto per il primo lotto (Peretola-Prato Est) è ora al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Salvo particolari prescrizioni tra due mesi via ai lavori, già appaltati da Autostrade alla Pavimental

Sembra a un passo la svolta per la partenza del cantiere della terza corsia dell’autostrada A11. Dopo gli annunci da parte del ministro Matteo Salvini e del governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, adesso ci sono anche i progetti esecutivi. Autostrade ha infatti presentato la scorsa settimana il progetto per il primo lotto di lavori, quello che va da Peretola a Prato Est. Si tratta di un intervento che insiste su una distanza di 9 chilometri, e che dovrebbe finalmente porre fine alle interminabili file in entrata e in uscita da Firenze. L’invio si è reso necessario per l’adeguamento del quadro economico dell’opera in seguito del rincaro dei prezzi dei materiali. Il ministero a sua volta ha già inoltrato il progetto al Consiglio superiore dei lavori pubblici che ha quarantacinque giorni di tempo per dare il proprio parere. Se non dovessero esserci particolari prescrizioni, allora il cantiere potrebbe già partire per fine febbraioinizio marzo. Questo perché i lavori sono già stati appaltati alla Pavimental, e perché il lotto zero, cioè espropri, bonifiche e attività propedeutiche all’intervento, è stato già concluso negli scorsi mesi da Autostrade.

Le modalità operative del cantiere, cioè eventuali chiusure di porzioni di corsia o deviazioni, saranno successivamente comunicate, ma l’avvicinarsi per Prato della partenza dei lavori significa anche assicurarsi tutta una serie di opere di compensazione attese da anni e concordate con l’amministrazione comunale. La più importante di tutte è quella che riguarda il raddoppio del Ponte Lama, vero grande nodo del traffico lungo la declassata assieme alla strozzatura del Soccorso, che nel pomeriggio mette tutti gli automobilisti in fila indiana per minuti e minuti. Non solo. Fra le opere di compensazione ci sono anche gli adeguamenti di vari cavalcavia sopra l’A11 in zona Badie, Cafaggio e Macrolotto 2, e nuove barriere antirumore invocate da residenti e comitati. Un po’ più lunghi invece i tempi per la partenza del secondo lotto di lavori per la terza corsia dell’A11, quello da Prato Est a Pistoia. In questo caso Autostrade dovrebbe consegnare entro fine mese il progetto al ministero (con annesso adeguamento del quadro economico dell’intervento), e poi ci sarà il solito iter col Consiglio superiore dei lavori pubblici. Una volta ottenuto il via libera ci sarà da fare l’appalto e poi si potrà partire con il cantiere. In totale si parla di un investimento complessivo sull’A11 di 600 milioni di euro, che richiederà circa 40 mesi di tempo.

"I lavori per la terza corsia partiranno dal tratto fra l’aeroporto fiorentino di Peretola e Prato nel corso del 2023 – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani –. Poi sarà la volta del tratto fra Prato e Pistoia. Il primo step sarà l’eliminazione del semaforo fra l’aeroporto e l’autostrada, con la realizzazione del sottopasso nella zona di Peretola. A seguire, prenderanno il via gli altri lavori per la terza corsia. Un’opera strategica per tutta l’area metropolitana e per la Toscana".

Come detto, in attesa del via libera da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Autostrade ha provato a guadagnare tempo concludendo tutte le attività propedeutiche ai lavori. E quindi le bonifiche belliche, le indagini archeologiche, le possibili interferenze e il monitoraggio ambientale. Ricordiamo che a Peretola il progetto prevede anche il completamento delle rampe del Viadotto all’Indiano, e la riorganizzazione degli assi viari secondo una gerarchia razionale della viabilità autostradale e urbana. Su Pistoia invece troviamo i lavori allo svincolo di Montecatini con progettazione esecutiva da inviare al ministero entro 2023, e l’intervento sull’Asse dei Vivai nord.

Stefano De Biase