"La sua eredità in ogni concerto Grazie a lui un sogno è ora realtà"

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La Camerata strumentale da ieri è orfana di Lamberto Cecchi. Fu lui, nel 1997, a mettere in moto per primo, e con irriducibile tenacia, le Istituzioni di Prato e un ampio gruppo di cittadini perché la nostra Comunità si dotasse di un’Orchestra. Egli fece propria l’esortazione di Riccardo Muti e, con la concretezza operosa che è tipica degli imprenditori pratesi, riuscì a creare la Camerata strumentale, uno dei principali motori nella diffusione della cultura per Prato e per la Toscana.

Quel progetto prese le mosse esattamente venticinque anni fa e in questo quarto di secolo Lamberto Cecchi ha seguito la sua creatura con un amore straordinario e con l’orgoglio di chi è consapevole di aver arricchito la propria città con la bellezza e la gioia della Musica.

Il dono di Lamberto ha permesso a decine di migliaia di giovani pratesi di scoprire con l’esperienza dell’ascolto dal vivo la meraviglia di tanti capolavori che la nostra civiltà ha ereditato dai compositori del passato e del presente. Il suo amore per la musica si è trasformato in azione, al fine che Prato si arricchisse di qualcosa di prezioso, un bene immateriale che è nutrimento per l’anima e veicolo di civiltà.

Ogni concerto della Camerata sarà l’eredità spirituale di Lamberto e di quel sogno che egli riuscì a far diventare realtà. Tutta la famiglia della Camerata si stringe con immenso affetto ad Antonella e ai figli, col dolore di chi ha perso una figura paterna, alla quale sarà indirizzata per sempre la gratitudine nostra e di tutta la Comunità pratese.

La famiglia della Camerata