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Prato, lo sfogo dell'ex consigliere comunale: "Così non vedrò più i miei figli giocare"

L’ex consigliere comunale. Banchelli: "Allora perché. posso stare agli allenamenti. senza alcuna limitazione?"

"I miei figli si alleneranno con impegno durante tutta la settimana, dal lunedì al venerdì. Li accompagneremo e riprenderemo dai campi da calcio e di tennis come abbiamo sempre fatto. Nel weekend, invece, in tribuna non ci saremo: non perché abbiamo meglio da fare, ma per colpa di un’assurda regola che ce lo impedisce". Inizia così l’intervento di Gianluca Banchelli, ex consigliere comunale a Prato, padre di tre figli. La sua famiglia è una delle tante di Prato che verrà divisa in ambito sportivo dal green pass: senza certificazione digitale o tampone, infatti, i genitori non possono assistere dalle tribune alle partite ufficiali dei propri figli. "E’ tutto così assurdo e intollerabile", si sfoga Banchelli. "Secondo le regole possiamo assistere agli allenamenti dei nostri figli, ma come molti genitori questo ci viene impedito dagli impegni lavorativi. Poi si arriva al weekend, dove l’uso discriminatorio del green pass ci terrà fuori dai campi da calcio e di tennis. Come sempre avremmo voluto esserci, ma questa volta non ci sarà possibile, non perché non amiamo i nostri figli, non perché vorremmo passare le domeniche o i sabati in altri posti, ma perché una norma assurda non ce lo permetterà. Quanto sta accadendo dovrebbe fare riflettere tutti, perché oggi tocca a noi, ma poi ci saranno norme che penalizzeranno altre famiglie". Banchelli spiega di non volere sottostare alle logiche del green pass imposte dal governo. "Quando lo Stato lo farà diventare obbligatorio allora mi vaccinerò, ma non adesso", aggiunge l’ex consigliere comunale. "Nel frattempo trovo assurdo il fatto di potere assistere agli allenamenti dei miei figli e che poi il weekend si equipari una partita fra bambini a un evento di portata nazionale, come se fossimo nel campionato di serie A. D’altro canto non posso nemmeno fare un tampone alla settimana. Quindi preferisco direttamente rinunciare ad assistere alle partite". Il certificato digitale non dividerà soltanto i genitori dai figli, ma anche gli stessi fratelli.

"Mio figlio maggiore ha dodici anni - conclude Banchelli - e adesso non potrà assistere alle partite della sorella perché non ha il green pass. Ma ci rendiamo conto di quello che lo Stato sta facendo con tutti noi? Io ai vaccini sui bambini sono totalmente contrario e su questo aspetto sono assolutamente intransigente. Sta di fatto ed è sotto gli occhi di tutti che queste regole stanno raggiungendo un livello estremo di assurdità".

Sdb