
"Michela ci manca". "Era gentile e carina con tutti". Sono giorni difficili alla scuola media Malaparte dopo la tragedia che venerdì ha travolto l’intera scuola e in particolare una classe di terza. Michela, studentessa di 12 anni, è morta dopo quattro giorni di agonia in seguito ad un malore accusato poco prima di iniziare la lezione di educazione fisica. Aveva avuto appena il tempo di dire che aveva un fortissimo mal di testa prima di accasciarsi a terra priva di sensi davanti ai suoi compagni che da quel momento non l’hanno più vista e non la vedranno mai più. I bambini - hanno tutti tra 12 e 13 anni - da venerdì sono stati affiancati da Alessia Facchini, psicologa della scuola di via Baldanzi che sta seguendo gli studenti in questo momento di grande dolore.
La psicologa è stata in classe con i ragazzi a partire da venerdì, il giorno in cui la studentessa ha accusato il malore ed è stata soccorsa prima dall’insegnante di educazione fisica che le ha praticato il massaggio cardiaco e poi dal medico del 118. Trasferita con l’elisoccorso Pegaso al Meyer, i medici che hanno tentato l’impossibile per salvarla, avevano lasciato capire fin da subito che la situazione era disperata. Colpita da emorragia celebrale, la ragazza ha lottato per quattro giorni fino a lunedì pomeriggio quando è arrivata la terribile notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Con i compagni di classe di Michela insieme alla psicologa c’è la dirigente Paola Toccafondi profondamente segnata da quanto accaduto e che da venerdì è rimasta sempre a fianco dei suoi studenti condividendo con loro il dolore per una tragedia tanto grande quanto inattesa. Michela, di origine cinese, era una ragazza pienamente integrata. Ieri mattina in accordo con le famiglie, i compagni di classe si sono presentati tutti a scuola, nessun assente per rendere omaggio all’amica e ricordarla insieme. Il banco vuoto è stato riempito con tanti fiori: una rosa bianca portata da un alunno di un’altra sezione, una piantina consegnata dalle studentesse del vicino liceo classico e un mazzo fiori portato a scuola da un anziano residente della zona, segno di una tragedia che è andata ben oltre i confini della scuola.
"I compagni la ricordano con tanto affetto, parlano di lei, ricordano soprattutto la sua gentilezza estrema", dice la dirigente. "Michela era una bambina brava, perfettamente integrata con la classe, è difficile accettare quanto è successo", dice la preside. E l’emozione prende il sopravvento e il pianto rompe le parole. "Sono in contatto con un parente di Michela che parla bene l’italiano, faranno una cerimonia per portarle un ultimo saluto" Il percorso per l’elaborazione del lutto che hanno iniziato i compagni della ragazza deceduta lunedì proseguirà anche a gennaio con un team di esperti. La camera ardente sarà allestita, in via straordinaria, nelle sede di via Galcianese della Misericordia. Sarà possibile visitarla domani dalle 9 alle 17.
Silvia Bini