Il sottopasso di via Ciulli pronto in autunno "Scatta l’ora delle verifiche di sicurezza"

Dopo il dissequestro il Comune controllerà il funzionamento delle pompe idrauliche. "Se necessario faremo una variazione di bilancio"

I cancelli sono stati riaperti ieri mattina, per la prima volta dopo quasi 12 anni. Ci sono voluti ben quattro ricorsi prima che il sottopasso di via Ciulli – chiuso dal 5 ottobre 2010 quando vi morirono annegate tre donne cinesi – potesse tornare ufficialmente nelle mani del Comune. A decidere il via libera è stata venerdì scorso la Corte di Appello di Firenze che ha disposto il dissequestro dell’opera tenendo conto di quelli che sono stati gli impegni presi dal Comune per la messa in sicurezza di una infrastruttura fondamentale per il collegamento delle frazioni di Narnali e Galciana. Sono stati gli stessi giudici a sottolineare che il tempo di chiusura del sottopassaggio è stato "fin troppo". Adesso la priorità per l’amministrazione comunale è quella di riaprirlo al traffico il prima possibile. Per farlo saranno necessari una serie di interventi tecnici.

"La chiave di volta per ottenere il dissequestro è stata la cassa di espansione che l’Asl sta realizzando in vista della costruzione della nuova palazzina dell’ospedale – spiega il sindaco Matteo Biffoni – Appena il cantiere è partito, a fine febbraio, abbiamo preso la palla al balzo per preparare il nuovo ricorso, perché la cassa di espansione dell’ospedale servirà a mettere in sicurezza tutta la zona da allagamenti imprevisti e, quindi, anche il vicino sottopasso di via Ciulli. Abbiamo fatto leva sui lavori che sono in corso e che stanno procedendo spediti per far capire ai giudici che si tratta di un’opera concreta. Da parte nostra cercheremo di procedere di pari passo per eseguire quei lavori di adeguamento all’interno del sottopassaggio che si sono resi necessari dopo che l’opera è finita in balia dell’incuria e del degrado. Contiamo di essere pronti con la fine dei lavori della cassa di espansione, prevista per settembre. Sarebbe bello restituire il sottopasso ai cittadini in concomitanza con la riapertura delle scuole". Una previsione un po’ ardita ma su cui Biffoni fa affidamento nonostante la strada sia ancora in salita. Per l’effettiva messa in sicurezza – come scritto nero su bianco nel ricorso che ha avuto il via libera dalla Corte di Appello – bisognerà capire che cosa funziona all’interno del sottopassaggio e cosa no. Il Comune dovrà occuparsi del funzionamento delle pompe idrauliche di sollevamento, dell’allarme acustico e del semaforo che scatta nel caso in cui entri acqua nel sottopassaggio. I sistemi di allarme ci sono già ma non sono mai stati usati perché l’infrastruttura è sempre stata chiusa. "Dobbiamo verificare che cosa va e che cosa non va – aggiunge Biffoni – Se tutto dovesse essere funzionante, allora basterà un investimento modico per mettere tutto a posto e asfaltare. Nel caso in cui le pompe non fossero più adeguate, bisognerà procedere con una variazione di bilancio. Vediamo che cosa verrà fuori dal sopralluogo che faremo nei prossimi giorni".

Le pompe idrauliche furono installate sotto la giunta Cenni ed ebbero un costo di circa 100.000 euro. All’epoca l’amministrazione sperava di poter ottenere il dissequestro proprio grazie a quell’accorgimento. Intervento che però non bastò per ottenere il via libera alla riapertura. "Per noi è una priorità – spiega ancora il sindaco – Quindi se dovesse essere necessario un investimento più sostanzioso, dovremo togliere i soldi da qualche altro progetto". E’ chiaro che tutta l’operazione si basa sulla realizzazione della maxi cassa di espansione da 25.000 metri cubi vicino all’ospedale. L’opera consentirà di recepire l’acqua del torrente Iolo e di conseguenza anche quella del Vella (il responsabile dell’allagamento del sottopasso nell’ottobre del 2010) evitando allagamenti in tutta la zona. "Gli effetti benefici ricadranno anche sul sottopasso di via Ciulli – conclude Biffoni – Anche noi avevamo in programma di realizzare la cassa di espansione in via della Pace ma con l’opera dell’Asl tutta la zona sarà definitivamente sicura".

Laura Natoli