Il panico da scorte svuota gli scaffali

Clientela triplicata nei supermercati rispetto agli altri lunedì. Spariti molti generi di prima necessità

Scaffali vuoti al supermercato

Scaffali vuoti al supermercato

Prato, 25 febbraio 2020 - Il panico da scorte, per il timore di isolamento da coronavirus, si è registrato sia domenica che ieri anche a Prato. I supermercati Coop, Esselunga, Conad, Pam, Carrefour, Sigma e i discount Penny e Lidl sono stati tutti indistintamente presi d’assalto con interminabili file per pagare alla cassa e ingorghi nei parcheggi. Decine di clienti indossavano le mascherine, alcuni anche i guanti di lattice.

Uova e latte fresco introvabili ovunque; farine, biscotti, pane, prodotti per l’igiene personale e disinfettanti sono stati gli articoli più richiesti. E molti scaffali alla fine sono rimasti vuoti. Alla Coop del Parco Prato, ieri pomeriggio, non c’era più lievito; all’Esselunga di viale Galilei mancavano Amuchina e candeggina. "Stamattina (ieri, ndr ) aprendo il negozio non avrei mai immaginato che ci sarebbe stata tanta ressa. Un numero di clienti più che triplicato rispetto a un normale lunedì", racconta Elisabetta Bessi, titolare della Pratocarni (marchio Sigma) in via Ferraris, associato a Confcommercio. "La gente ha preso dagli scaffali tutto lo scatolame possibile come tonno, pomodoro e legumi in scatola, olio, acqua, latte a lunga conservazione. Il pane fresco è terminato e il disinfettante per le mani è finito già da sabato. Comunque per ora mi pare una corsa esagerata, anche considerato il fatto che le consegne dei prodotti sono, per noi venditori, regolari e quotidiane come sempre".

Continuano le code anche in molte farmacie della città per disinfettanti e mascherine. I supermercati Esselunga di viale Galilei e di via Fiorentina hanno dovuto affrontare un aumento significativo e inaspettato della domanda per i prodotti di prima necessità. La sfida più impegnativa è stata quella di accelerare il rifornimento sugli scaffali dei reparti dell’alimentare. Penalizzato dall’allarme per il virus respiratorio anche il mercato settimanale del lunedì in viale Galilei.

"C’è stato un calo netto di clienti, erano tutti spaventati, nonostante i banchi siano all’aperto – spiega Paolo Marchese, presidente degli ambulanti Anva Confesercenti – probabilmente hanno scelto di andare a fare la spesa di generi di prima necessità, ma la minore affluenza si è vista anche alle bancarelle di frutta, verdura e alimentari. Inoltre già dalle scorse settimane anche alcuni ambulanti cinesi hanno lasciati liberi i loro stalli. Il risultato è che al mercato c’erano sia meno clienti che meno banchi. Speriamo che già dalla prossima volta la situazione torni alla normalità". Intanto al mercato come sugli autobus, dentro ai bar, nella fila col carrello, si parlava solo di Coronavirus. E pure oggi è previsto che il panico da contagio resti alto con nuovi assalti ai negozi e si moltiplicano gli appelli a mantenere la calma e a evitare le resse. © RIPRODUZIONE RISERVATA