Il padre di un ragazzo tetraplegico: "Vaiano non è a misura di disabile. Tutto aggravato dall’alluvione"

Il fango blocca ancora la carrozzina. Renzo Ballini: "Mio figlio vorrebbe trovare un lavoro che lo occupi"

Il padre di un ragazzo tetraplegico: "Vaiano non è a misura di disabile. Tutto aggravato dall’alluvione"

Il padre di un ragazzo tetraplegico: "Vaiano non è a misura di disabile. Tutto aggravato dall’alluvione"

La vita non è mai stata facile per Cosimo e per la sua famiglia, ma da quando il nubifragio del 2 novembre ci ha messo lo zampino, le cose sono peggiorate parecchio. A raccontare i drammi quotidiani del figlio, 35enne tetraplegico di Vaiano, e della gestione della famiglia, il padre, Renzo Ballini, che pochi giorni fa ha lanciato il suo appello su Facebook, sperando che qualcosa si muova. "Vaiano non è a misura di carrozzina – spiega - non lo è mai stata, basti pensare ai marciapiedi minuscoli di via Braga e al fatto, gravissimo, che non ci sia accesso al piano basso del municipio dalla parte del parcheggio: quando porto mio figlio a passeggio nel centro del paese dobbiamo stare nella sede stradale, per andare in municipio poi si passa solo dal davanti, dopo una bella rampa di scale, perché mi hanno detto che l’apriporta è guasto, e questo da tempo immemore".

"È peggio – continua Ballini – da quando sono stati messi i nuovi lampioni: caricare mio figlio e la carrozzina al buio, lungo la ex Statele, o cercare di andare verso il centro è diventato un problema. Poi l’alluvione: non capisco perché non sia stato ancora rimosso il fango dai camminamenti ed è impossibile con una carrozzina muoversi soprattutto quando è piovuto". Una problematica complessa, quella della famiglia di Cosimo, non aiutata sicuramente dalla posizione dell’abitazione, la penultima del Comune di Vaiano lungo la Sr 325. "E’ stato fatto un lavoro da milioni di euro per il camminamento al Fabbro - prosegue - ma per arrivarci c’è da fare un bel pezzo nella sede stradale. Cosimo va spesso al Fabbro, dove il fratello ha un’attività, con tutte le difficoltà del caso, anche perché lì è ancora pieno di mota". L’appello, poi, del babbo Renzo, va oltre le barriere architettoniche.

"Cosimo vorrebbe un’occupazione perché a casa si annoia – spiega – ma non riusciamo a trovare nulla. Basterebbe qualcosa che lo renda attivo. E’ laureato in scienze del lavoro, con una magistrale in sociologia e ricerca sociale. E’ un gran parlatore e riesce ad utilizzare il pc, anche se con le mani non è abilissimo, ma si arrangia scrivendo con un dito solo". Chi volesse proporre un’occupazione a Cosimo Ballini, può contattare il padre Renzo al 380 3311070.

Claudia Iozzelli