Il caro benzina finisce in Procura. Nuovo esposto del Codacons

Secondo l’associazione dei consumatori qualcuno specula aumentando i listini senza un reale motivo

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Un nuovo esposto contro il caro benzina delle ultime settimane. E’ quello che è stato presentato dal Condacons (il secondo da quando è scoppiata la guerra in Ucraina) anche in Procura a Prato. Così anche in Toscana la magistratura dovrà intervenire sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti. Il Codacons, unica associazione italiana a scendere in campo con denunce penali contro il caro-benzina, ha presentato infatti un nuovo esposto alla Procura di Prato ma anche a Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, e Siena e all’Antitrust chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati nelle ultime settimane in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Toscana. "Oggi la benzina costa oltre il 28,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 37,5% sul 2021 - spiega l’associazione - Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere". Negli ultimi mesi il petrolio ha raggiunto il picco a marzo quando il Brent ha toccato la soglia dei 131 dollari al barile, analizza il Codacons. "A marzo la benzina, senza il taglio delle accise pari a -30,5 cent, costava in media 2,048 euro al litro in modalità self, 1,966 euro il gasolio. Oggi il petrolio è quotato ben al di sotto dei 120 dollari al barile, mentre la verde costa in media 2,075 euro al litro e il gasolio 2,030 al litro. Questo significa che nonostante le quotazioni del petrolio siano calate la scorsa settimana dell’8,4% rispetto a marzo e malgrado il taglio delle accise, benzina e gasolio costano oggi ingiustificatamente di più", aggiungono dall’associazione dei consumatori. "Con il nostro esposto chiediamo ad Antitrust e Procure di attivarsi per capire chi stia speculando aumentando ingiustificatamente i listini dei carburanti alla pompa, che salgono nonostante il calo del petrolio, e di aprire indagini sul territorio attraverso l’ausilio di Nas e Guardia di Finanza per i reati di manovre speculative su merci e aggiotaggi", dice il presidente Carlo Rienzi.