"Il bonus per i dipendenti Un aiuto contro il carovita"

I lavoratori del Lanificio Ricceri ringraziano i titolari per l’extra di 500 euro "Tutto rincara, sono soldi molto utili. Ci siamo sentiti parte di una famiglia"

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Inizia con un bonus da 500 euro il 2023 per i dipendenti del Lanificio Ricceri di via Bologna. Un regalo inatteso che i 110 lavoratori hanno trovato al rientro dalla pausa natalizia. Un modo concreto per andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo momento di difficoltà economica. Sono tante le imprese del settore tessile e non, che hanno deciso di dare un contributo extra ai propri lavoratori. Soldi per far fonte al caro bollette e mostrare la vicinanza del mondo imprenditoriale ai lavoratori e alle famiglie. Anche il Lanificio Ricceri, eccellenza del distretto, è nella lista delle imprese virtuose che hanno voluto tendere la mano dando ai propri lavoratori 500 euro extra in buoni carburante e buoni spesa. Soldi che a fine mese fanno la differenza. "Volevamo ringraziare i fratelli Ricceri del bel gesto che hanno fatto nei nostri confronti - dicono i dipendenti -. Ci siamo sentiti parte di una famiglia e questo è stato molto bello. Un extra importante in questo momento non facile per le famiglie. Inoltre anche a Natale eravamo stati omaggiati con un ceppo di olio, attenzioni che ci hanno colto di sorpresa e riempito di gioia".

Il caro energia ha avuto un pregio: avvicinare il mondo delle imprese ai lavoratori. Alla luce del periodo complicato dal punto di vista economico tante aziende, più o meno grandi, si sono sentite in dovere di aiutare i propri dipendenti nel pieno spirito di solidarietà che contraddistingue la piccola e media impresa di Prato. Soldi extra in busta paga, buoni spesa le forme di aiuto scelte sono le più svariate quello che conta è l’unione degli imprenditori con i propri lavoratori che questo momento di difficoltà ha avuto il pregio di mettere in luce.

L’ultima azienda in ordine di tempo a consegnare un bonus ai proprio lavoratori era stata la Fip, ditta termoidraulica. Poi la Manifattura Ilaria con Giampaolo Bruni, 80 anni, titolare dell’azienda di Travalle, che non ci ha pensato un attimo scegliendo di mettere mano al portafogli per andare incontro alle esigenze dei propri 40 dipendenti. I titolari dell’officina meccanica Romagnoli hanno aiutato i lavoratori: più pesante di 600 euro la busta paga di ottobre con voucher validi per spesa e carburanti utili a contrastare l’aumento dei prezzi degli ultimi mesi. Un buono spesa da 200 euro a volta, per tre volte, il 10 di ogni mese in concomitanza con il pagamento dello stipendio è il sostegno che i titolari della Beste, Giovanni e Matteo

Santi, hanno deciso di dare ai loro 234 dipendenti. E infine Filpucci, azienda d’importanza storica nel distretto tessile italiano, che forte di un incremento del fatturato, ha deciso di condividere con i propri dipendenti i maggiori ricavi ottenuti destinando mille euro a ciascuno dei 160 dipendenti.

Silvia Bini