Le famiglie dei disabili fanno rete

Nuovo gruppo Facebook, già 70 adesioni. Per scambiarsi informazioni e consigli

Facebook(foto archivio)

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Prato, 17 giugno 2019 -  «Facciamo rete! Perché l’esperienza di uno può essere di aiuto per tutti». E’ questo l’appello lanciato da alcune mamme che da pochi giorni sono su Facebook con un nuovo gruppo che si chiama ‘Essere disabili a Prato’, nato con la finalità di mettere insieme famiglie di disabili e operatori del settore ma anche chi volesse approfondire l’argomento della disabilità a Prato. «Spesso le famiglie che hanno a che fare con la disabilità – racconta una delle mamme, spiegando lo spirito dlel’iniziativa – sono isole: non è detto che se hai un figlio con handicap tu conosca per forza altre famiglie con disabili. Non è come far parte di una squadra di calcio, per intendersi. E così ci troviamo a combattere le nostre battaglie quotidiane da soli, mentre magari l’esperienza già fatta da altri potrebbe esserci da guida. La mancanza di informazioni è un problema nel problema: a volte ci accorgiamo di bandi già scaduti o di iniziative che per i nostri figli sarebbero state una manna, già passate. Stesso discorso per terapie o attività sul territorio: un po’ di passaparola avviene all’interno di associazioni, in piscina e un po’ di dritte arrivano finché il figlio è utente della Neuropsichiatria infantile. Poi, quando compie 18 anni, ti trovi da solo. Alcune informazioni le ottieni dai servizi sociali, se ne usufruisci, ma a volte è stancante passare le mattinate al telefono o aggiornarsi costantemente sui siti».

Da qui l’idea di creare un gruppo Facebook, che per adesso è composto da una settantina di persone, ma la speranza dei creatori è che l’adesione sia il più massiccia possibile, perché se è vero che ogni disabilità è diversa, è anche vero che le soluzioni ai problemi spesso sono simili e la condivisione delle informazioni e di consigli una salvezza.

«Il gruppo Facebook era la soluzione migliore», spiegano. «Puoi accedervi quando hai un minuto nella lunga giornata da caregiver, puoi silenziare le notifiche e non hai l’obbligo di partecipare attivamente. Per di più puoi ritrovare i post vecchi e consultarli quando vuoi. Anche i problemi di privacy sono superati, visto che l’adesione al gruppo è volontaria e, ovviamente, come per tutti i gruppi Facebook, assolutamente gratuita. E’ una pagina di servizio e non vuole essere un ‘muro del pianto’, anche se a volte uno spazio di ascolto quando hai una disabilità in casa può essere di supporto, ma è preferibile lasciare ai gruppi di auto-aiuto organizzati sul territorio questa funzione».