Ex ospedale, pronto il terzo ricorso

Rad service e Cosmo Ambiente si rivolgeranno al Consiglio di Stato

L’ingegner Gianluca Gavazzi è il dirigente dell’ufficio tecnico  dell’Asl Toscana Centro

L’ingegner Gianluca Gavazzi è il dirigente dell’ufficio tecnico dell’Asl Toscana Centro

Prato, 16 luglio 2019 - Agli inizi di aprile, con la determina numero 529, l’Asl Toscana Centro aveva aggiudicato l’appalto per la demolizione del vecchio ospedale alla Rad service di Gubbio, alla Cosmo Ambiente e alla Cosmo Scavi di Noale (entrambi della provincia di Venezia) con impresa ausiliaria la Longhi di Bergamo. E si era pensato che finalmente un punto fermo fosse stato messo. Ma non è così. Infatti, con due recenti sentenze, il Tribunale amministrativo toscano circa l’esclusione dei due raggruppamenti Daf costruzioni e Del Debbio, ha accolto i due ricorsi e riammesse entrambi le cordate. Sentenze che non vanno giù all’attuale aggiudicatario dell’importante appalto per la demolizione selettiva del Misericordia e Dolce, pronto a dare battaglia.

La Rad service di Gubbio insieme alla Cosmo non intende assolutamente perdere questa commessa. E così ha già messo mano alla stesura di un ricorso da presentare al Consiglio di Stato. Dunque, il terzo gruppo di imprese non ha dubbi: darà battaglia alle decisioni del Tar della Toscana e di conseguenza anche al provvedimento dell’Asl Toscana Centro che dopo una prima esternazione, ha deciso di non fare ricorso al Consiglio di Stato circa le determinazioni prese dai giudici del Tribunale amministrativo regionale. Infatti, la direzione dell’azienda sanitaria, dopo le due clamorose sentenze identiche per la Daf e per la Del Debbio (secondo il Tar le dichiarazioni mendaci, per le quali sono state escluse dall’Asl, non sono sufficienti per giustificarne l’estromissione dall’appalto per l’abbattimento del vecchio ospedale) ha individuato un percorso per giungere il prima possibile all’affidamento dell’appalto: recepire le due sentenze del Tar, annullare l’assegnazione alla terza cordata di imprese, quella con la capogruppo Rad service. Stando alle indicazioni dell’ufficio legale, l’Asl Toscana Centro ha individuato due strade da percorrere: l’assegnazione d’obbligo alla prima cordata, con la capofila Daf costruzioni di Milano e la decisione di accantonare l’idea di fare ricorso al Consiglio di Stato. I trenta giorni canonici previsti dal codice degli appalti sono già scattati ed è in questo lasso di tempo che Rad service con Cosmo Ambiente e Cosmo Scavi di Noale presenteranno ricorso al Consiglio di Stato. Ricordiamo che l’offerta economica di questo raggruppamento risultava migliore: l’intervento costerebbe all’Asl tre milioni e 269mila euro, oneri per la sicurezza compresi. La Rad service ha assicurato di poter compiere l’abbattimento del Misericordia e Dolce in 270 giorni. Demolizione che se non ci fossero stati intoppi e ritardi oltre al colpo di scena delle due sentenze del Tar sarebbe dovuta iniziare già a maggio. E invece, adesso, il pasticciaccio si allunga, il Misericordia e Dolce è sempre lì e il parco urbano deve attendere prima di vedere la luce.

Sara Bessi