Esame di maturità: si parte fra le incognite Commissioni d’esame decimate dal Covid

Professori sostituti all’ultimo tuffo: in cattedra pensionati e docenti alla prima esperienza. Cipriani: "Non è stato semplice trovare supplenti"

Un esercito di pensionati rientrati in forze. Decine di docenti risultati positivi al Covid e quindi sostituti all’ultimo tuffo. E tanti professori alla prima esperienza dopo che il governo, per agevolare la composizione delle commissioni d’esame, ha tolto il vincolo dei 10 anni in cattedra. E’ la maturità 2022 che non fa sconti a nessuno, tanto meno agli studenti poco preparati come invece accadde nel 2020 e nel 2021, quando non ci furono bocciati. Oggi suona la carica per 1871 alunni pratesi: i primi dopo due anni di deroghe a cimentarsi di nuovo con un esame vecchia maniera, composto da due scritti e un orale. Nonostante il ministro Patrizio Bianchi abbia tolto in extremis l’obbligo di mascherina e abbia deciso per un graduale ritorno al passato, le incognite con le varianti del virus che hanno rialzato la testa sono tante. Il primo effetto della pandemia è stato sulle commissioni, mentre solo stamani si saprà quanti studenti dovranno partecipare alla seduta suppletiva del 6 e 7 luglio prevista per chi oggi non può partecipare allo scritto.

"Nel nostro caso, all’ultimo minuto abbiamo dovuto sostituire tre docenti che sono risultati positivi", racconta la dirigente del Livi Brunelleschi, Maria Grazia Ciambellotti. Stesso copione al Marconi: "Alcuni insegnanti sono positivi quindi abbiamo provveduto alle sostituzioni, tra l’altro con molte difficoltà a causa del sistema informatico assai macchinoso e dei conseguenti problemi a reperire personale", spiega il dirigente Paolo Cirpiani. "Quest’anno ci saranno tanti pensionati in cattedra e anche tanti docenti alla prima esperienza. Non sarà una maturità semplice perché la seconda prova scritta dovrà essere decisa dalla commissione. Nel mio caso abbiamo dovuto unire due commissioni che hanno deciso le tracce per quattro classi: non è stato un lavoro semplice". In cattedra tanti ex dirigenti e ed ex professori: la legge consente di poter far parte della commissione di esame nei tre anni successivi alla pensione. In campo anche i dirigenti degli istituti comprensivi insieme a tutti (o quasi) i dirigenti delle scuole superiori. Vista l’oggettiva difficoltà incontrata nel comporre il puzzle delle commissioni, l’Ufficio scolastico provinciale è andato a sfogliare le liste dell’Inps per reclutare personale, anche per fare fronte alla assenze dei docenti contagiati. Del resto c’era da immaginarselo con il virus che non fa sconti: nelle ultime 24 ore il 20,8% dei tamponi è risultato positivo. Solo poche settimane fa la percentuale era al di sotto del 10%. "Siamo pronti e speriamo che non ci siano sorprese riguardo a casi Covid", commenta la dirigente del Datini Francesca Zannoni.

"L’orale si potrà fare anche da remoto, ma gli scritti sono obbligatori a scuola e quindi andranno ripetuti in caso di assenza certificata da malattia". Per quanto riguarda l’uso delle mascherine, i presidenti di commissione quasi all’unanimità hanno deciso di raccomandarla fortemente agli alunni. Nelle classi e nei corridoi i banchi sono stati sistemati a distanza e le finestre resteranno aperte per fare da scudo a eventuali contagi. Anche le scuole superiori di Prato sono a andate dama: dopo due anni ecco che oggi si tona a parlare di Pirandello, Dante, Pasolini e Ungaretti con il famoso toto-tema che da giorni impazza sul web. Vocabolario alla mano, 1871 maturandi sono pronti a dare un colpo di spugna al Covid e a riprendersi la maturità (quasi) come l’abbiamo sempre conosciuta.

Silvia Bini