
Enrico Brignano a marzo è stato in tribunale a Prato a testimoniare
Prato, 3 giugno 2022 - Una condanna a un anno e 32.000 euro di risarcimento allo showman truffato. Lo showman è Enrico Brignano, comico e attore, che nel marzo scorso fece un’apparizione in tribunale destando la curiosità di tutti. Era arrivato a Prato in qualità di testimone e di persona offesa nel processo a carico di un collezionista di auto d’epoca di Montemurlo, Giuseppe Carulli, che l’altro giorno è stato condannato dal giudice Elisa Romano.
la vicenda risale al 2019, poco prima dell’inizio della pandemia, quando Brignano mise in vendita una vecchia 500, una Spiaggina (fra l’altro usata nei suoi spettacoli) il cui interesse attirò subito l’attenzione del collezionista di Montemurlo.
Secondo quanto ricostruito dalle carte del processo, lo showman venne truffato dal proprietario dell’autosalone di macchine d’epoca di Montemurlo.
Il procedimento partì dalla denuncia presentata dallo stesso artista nella quale spiegava di essere stato vittima di una truffa nel momento in cui decise di vendere all’imprenditore montemurlese la sua 500 Spiaggina, un’utilitaria scoperta prodotta negli anni Cinquanta e molto rara. Nel processo è stata ricostruita la vicenda della compravendita finita male.
Brignano denunciò di aver trovato un accorto con l’acquirente per vendere la macchina a un prezzo di 30.000 euro. L’imprenditorie di Montemurlo, però, corrispose a Brignano solo 7.000 euro a titolo di acconto. I restanti 23.000 euro sarebbero dovuti essere saldati in un secondo momento. Ma il saldo non ci fu mai.
Dalle ricostruzioni che sono emerse durante le udienze, è venuto fuori che la macchina era stata già rivenduta a circa 40.000 euro, prezzo confermato in aula dall’acquirente finale. Peccato che Brignano, a parte quei 7.000 euro, non avesse mai più visto un euro. Le richieste dello showman di avere i suoi soldi sono sempre cadute nel vuoto tanto che Brignano, a un certo punto, decise di presentarsi nel salone del commerciante di auto a Montemurlo.
"È la prima volta che mi succede una cosa del genere, si trattava di un’automobile a cui tenevo molto", ha raccontato l’artista durante la sua testimonianza in aula a marzo. Durante la deposizione, l’attore ha sottolineato che era particolarmente affezionato a quel veicolo perché lo aveva utilizzato in diversi "suoi spettacoli".
«Credo che il valore a cui lui l’ha rivenduta contemplasse anche questo particolare", ha spiegato il comico rammaricato per la vicenda. "È chiaro che quando una macchina è appartenuta a qualcuno di famoso, del mondo dello spettacolo, acquisisce un valore ulteriore", ha commentato Brignano.
I due si erano conosciuti a una fiera di macchine d’epoca a Padova. Lì l’attore aveva proposto la sua Spiaggina e dopo pochi giorni l’imprenditore di Montemurlo era andato a prenderla a Roma consegnando i 7.000 euro di acconto e promettendo di dare entro poco tempo il restante. Nonostante l’imprenditore l’abbia rivenduta a 40.000 euro – come ha testimoniato anche il nuovo proprietario – Brignano non ha più visto tornare indietro quei soldi che gli spettavano. Il processo ha messo la parola fine a una vicenda triste per lo showman.
E’ nota la passione di Brignano per le macchine d’epoca. L’amore per i mezzi d’epoca nasce dal pulmino Volkswagen T2 panel 1300 cc, detto "Bulli", con cui il padre di Brignano andava a caricare la frutta ai mercati generali per rivenderla nel suo negozio e a bordo del quale portava la famiglia nelle gite fuoriporta.