
Una prima risposta alle imprese energivore, le aziende del distretto a forte consumo di corrente che sono sempre rimaste escluse dalle agevolazioni fiscali per cavilli normativi. Ora la svolta con il decreto energia che ammette alle agevolazioni fiscali le quaranta imprese con codice Ateco 1330 che, quindi, potranno beneficiare di un incentivo che varia dagli 800 mila a un milione di euro. Una boccata d’ossigeno per rifinizioni e tintorie che potranno finalmente beneficiare di agevolazioni per ridurre i costi di produzione. "L’inserimento nel Decreto Energia delle aziende di finissaggio dei tessili, come la tintura, fra quelle che hanno diritto alle agevolazioni fiscali, rappresenta il paradigma dell’attenzione che il governo Meloni ha per garantire stabilità e crescita alle imprese italiane – annuncia la parlamentare di FdI Chiara La Porta –. Saranno circa 40 le aziende del distretto pratese, il cui codice Ateco 1330 è stato inserito nella normativa, a beneficiare di questa misura, con un incentivo che varia dagli 800mila euro ad 1 milione, secondo la stima realizzata da Confindustria Toscana Nord. Fino all’inserimento confermato lunedì, e da me fortemente sollecitato, queste aziende, a forte consumo di energia, non erano state incluse come beneficiarie degli incentivi. Dalle promesse ai fatti, assicurando che il mio lavoro per il territorio pratese proseguirà, con l’obiettivo di ottenere risultati sempre più vincenti e concreti".
Il primo passo per ottenere questo risultato era avvenuto dopo tre anni di pressing sulle autorità europee, nel 2021 con il riconoscimento delle tintorie e rifinizioni tessili come aziende energivore.