
Tra linee di intervento la prevenzione dell’abbandono scolastico, con tanti corsi
Tre milioni di euro finanziamento grazie ai fondi europei per realizzare a Officina Giovani un polo di aggregazione per gli adolescenti e una serie di attività per aiutare i ragazzi nella crescita, contrastare l’abbandono scolastico e le dipendenze, supportare i genitori nelle relazioni con i figli. La Società della salute area pratese guida uno dei quattro progetti toscani selezionati per DesTEENazione – Desideri in azioni, il bando promosso dal ministero del lavoro e delle politiche sociali per creare spazi multifunzionali pensati per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 21 anni. La sfida principale del bando, che ha selezionato sessanta progetti su 185 proposte in tutta Italia, è riunire in un unico spazio diversi servizi dedicati a questa fascia d’età, creando un ambiente in grado di rispondere in modo coerente e integrato ai bisogni dei ragazzi: per Prato sarà appunto Officina Giovani, in particolare il primo piano dell’edificio chiamato Capannone Arte, con l’uso degli spazi di Officina Teen e Play Off (sono in tutto circa 400 metri quadrati). Il progetto guidato dalla Società della salute coinvolge tutti i Comuni, la Provincia, le scuole, l’ufficio scolastico territoriale, la consulta degli studenti, quella del terzo settore e l’Asl.
"Abbiamo la necessità di parlare alle giovani generazioni con un linguaggio adeguato ai tempi – sono le parole dell’assessore alle politiche sociali del Comune e presidente della SdS Sandro Malucchi -. Per i prossimi tre anni DesTEENazione accompagnerà ragazzi lungo gli interventi di esplicito contrasto alla marginalità giovanile, restituendo loro un profilo di sviluppo personale e il superamento degli ostacoli contemporanei quali l’abbandono scolastico, la difficoltà d’accesso al lavoro e la conflittualità intergenerazionale. Con DesTEENazione entriamo in una relazione significativa con i giovani cittadini per trovare insieme le vie d’uscita dalla marginalità, dalla aggressività e dai gruppi giovanili a rischio di devianza". Ma cosa sarà fatto in concreto? Le linee di intervento sono cinque. La prima ha per titolo Aggregazione e accompagnamento socioeducativo: tra le attività previste ci sono laboratori espressivi e artistici, in particolare musicali, attività di sostegno scolastico, corsi di lingua. La seconda è la prevenzione dell’abbandono scolastico, con corsi di sostegno e recupero anche con l’utilizzo di mediatori linguistici culturali, ma anche corsi di orientamento e formazione di base per l’inserimento lavorativo (le figure individuate sono operatore socio sanitario, addetto ai servizi di ristorazione, operatore tecnico delle acconciature, addetto alle vendite e tecnico informatico). La terza linea di intervento riguarda il supporto ai genitori, con incontri su vari temi, come affettività e sessualità consapevole, uso di tabacco, alcol, consumo di sostanze stupefacenti, identità e percezione di sé e autostima; sono previsti anche gruppi di sostegno condotti da personale esperto e qualificato. La quarta linea riguarda l’accompagnamento psicologico dei ragazzi e prevede attività di ascolto, consulenze individuali e di gruppo che potranno essere richieste dagli stessi adolescenti, dalle loro famiglie o dai professionisti dei servizi socio-educativi assistenziali, ma anche laboratori sull’intelligenza emotiva e lo sviluppo di competenze affettive e relazionali. Infine, ultima linea sono i tirocini di inclusione: ne saranno attivati 50 della durata media di sei mesi rinnovabili, con indennità di frequenza pari 4 euro all’ora per un massimo di 500 euro mensili.