"Edilizia sostenibile, Prato è un caso da approfondire"

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Un’edilizia più sostenibile. E’ lo scopo dell’associazione Green Building Council Italia, nata nel 2008 e parte del World GBC che opera a livello mondiale. La rincorsa verso il "green" ha fatto tappa anche a Prato, dove nei giorni scorsi si è tenuto, nell’auditorium di Confindustria, un convegno proprio sul tema della sostenibilità ambientale in edilizia. "Le imprese che appartengono alla filiera edilizia e immobiliare sono quelle che consumano di più a livello energetico e idrico. L’Europa ci chiede di migliorare l’attenzione rivolta all’impatto ambientale – ha sottolineato a margine dell’iniziativa Marco Mari, presidente di GBC Italia (foto) – Per definire se un’attivita è sostenibile, così da orientarne gli investimenti e contribuire all’attuazione del green deal, la Commissione europea ha introdotto un sistema di classificazione comune, la tassonomia, che però non specifica le modalità di rendicontazione. Per questo sono nati i rating system di sostenibilità, fra i quali LEED e GBC, che analizzano diverse aree correlate all’impatto ambientale, economico e sociale dell’edificio. Questi strumenti valutano la sostenibilità degli edifici utilizzando una scala di misura normalizzata per tutti questi diversi ambiti".

Strumenti che in Italia vengono adottati per oltre 18 milioni di metri quadrati di terreno e circa 1.230 edifici: numeri che rendono il nostro paese il secondo in Europa, con Milano seconda fra le città. "Nei grandi centri questo processo è già in atto, ma adesso occorre che parta anche nelle città di provincia. Prato è un caso studio interessante – conclude Mari – per le sue infrastrutture verdi. Bisogna ricordare che se si pone un’attenzione particolare all’efficienza energetica e idrica, all’emissione di anidride carbonica e al comfort ambientale interno, allora chi investe dà un valore più alto agli edifici".

Francesco Bocchini