Danni terremoto: niente contributi pubblici

Vallata esclusa dal Fondo emergenze. Per riparare la navata della Badia scatta la gara di solidarietà: tante donazioni e un pranzo speciale

Terremoto del 9 dicembre 2019 (foto Attalmi)

Terremoto del 9 dicembre 2019 (foto Attalmi)

Vaiano, 19 gennaio 2020 - Oltre trecento i sopralluoghi effettuati in totale dalla protezione civile e dai vigili del fuoco e 10 mila euro di danni per la navata della Badia di Vaiano: questi alcuni dei numeri di un primo bilancio degli esiti del terremoto che il 9 dicembre scorso ha avuto l’epicentro nel Mugello e che ha portato nella nostra Vallata tanto spavento, delle crepe e cedimento di intonaci, ma nessun danno strutturale. Proprio questa particolarità – l’assenza di danni strutturali agli edifici– con esiti positivi, dopo i sopralluoghi, in relazione all’agibilità delle abitazioni visitate, ha fatto sì che i comuni della Val di Bisenzio non venissero dichiarati in stato di emergenza, come invece è avvenuto per Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia San Piero, Vaglia e Vicchio, per i quali, con un decreto del presidente della Regione e una delibera del Consiglio dei Ministri, arriveranno dei soldi dal Fondo delle emergenze nazionali. Resta solo da rimboccarsi le maniche, quindi, in Val di Bisenzio, per ripristinare gli edifici. La prima ad averlo fatto è la parrocchia di Vaiano, che a pochi giorni dal sisma ha avviato i lavori sulla navata destra e fra una settimana circa vedrà concludersi le operazioni sulla crepa nell’ultimo arco di destra.

"I lavori sono iniziati subito – spiega don Marco Locati, parroco di Vaiano – perché la chiesa era chiusa per metà e volevamo averla tutta aperta per Natale. Abbiamo fatto tutto a tempo di record e la chiesa non è mai stata chiusa: in settimana abbiamo fatto i lavori e abbiamo ripulito tutto dalla polvere provocata dal cantiere ogni fine settimana, per consentire le funzioni. I lavori sulla navata destra sono conclusii, adesso manca da finire di sistemare la crepa dell’ultimo arco, che già questa settimana avrebbe dovuto essere a posto ma ci sono state più difficoltà del previsto e i tempi si sono allungati".

La forte scossa che il 9 dicembre è stata sentita anche in Val di Bisenzio ha danneggiato la chiesa della Badia doppiamente. "Le travi del tetto hanno oscillato insieme al campanile – continua don Marco – provocando la caduta dell’intonaco, mentre nell’ultimo arco di destra si è venuta a creare una crepa che ha attraversato il muro. Per la navata la spesa è di circa 10mila euro, per la crepa ancora non sappiamo". Le spese per il ripristino della chiesa saranno effettuate dalla stessa parrocchia e proprio per questo in tanti si stanno prodigando per dare una mano. Fra questi, la Confraternita di Vaiano della Misericordia che ha organizzato un pranzo per il 2 febbraio, "Dopo la scossa, diamoci una mossa", il cui ricavato andrà interamente alla parrocchia per le spese sostenute per la riparazione (costo 20 euro a testa, prenotazioni entro il 29 gennaio alla segreteria della Misericordia). E donazioni sono già arrivate dagli stessi parrocchiani. "Sono state molte le donazioni – conclude Locati –, anche se siamo ben lontani dal raggiungere la cifra necessaria. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere arrivare offerte, anche piuttosto generose, da persone che non avrei mai immaginato, che magari vedi soltanto alla messa ma non partecipano alla vita della parrocchia. Donazioni e interessamenti che sono arrivati spontaneamente, senza che venisse chiesto nulla: è un bel messaggio, perché dimostra che sentono la chiesa come qualcosa di proprio". © RIPRODUZIONE RISERVATA