Dai giovani le idee per rilanciare la montagna

Trentacinque studenti di architettura hanno soggiornato una settimana a Cantagallo per realizzare progetti di rilancio del comune

La foto di gruppo

La foto di gruppo

Giovani menti creative a lavoro per ridisegnare il futuro di Cantagallo. La collaborazione tra Comune, Università e Pin ha dato risultati sorprendenti: trentacinque studenti del Dipartimento di architettura (nella foto), pieni di passione per il territorio, insieme a un drappello di docenti, hanno vissuto per una settimana nel comune valbisentino e ieri, al Centro visite di Cantagallo, hanno presentato le idee strategiche su cui puntare per il futuro, agganciando in modo originale linee progettuali di sviluppo che vedono già impegnate l’amministrazione. Qualche esempio? La riqualificazione di Luicciana come ’borgo d’arte’, candidata a essere realizzata con i fondi del Pnrr. In campo idee creative come un originale piano colore degli edifici e la creazione di suggestivi spazi pubblici all’aperto. Ma anche il recupero del Casale, fattoria di proprietà del Comune, attraverso la gestione sperimentale di un podere agri-ecologico multifunzionale. Al progetto ha dato il suo sostegno la presidente del Pin, Daniela Toccafondi. Positivo anche il giudizio di Daniela Poli e David Fanfani, i docenti che hanno coordinato il workshop residenziale.

"È un risultato straordinario e al tempo stesso atteso – afferma il sindaco Guglielmo Bongiorno – Ci avete messo a diposizione chiavi di lettura originali, rafforzando il nostro orgoglio di vivere in montagna. Le vostre idee sono un supporto nel rivendicare la centralità della montagna come modello di vita alternativo". Un laboratorio pilota, dunque, in forza di una collaborazione che il Comune, come ha annunciato Serini, è deciso a proseguire "In questa settimana a Cantagallo si è lavorato sulla frontiera dell’innovazione e del futuro – hanno sostenuto Poli e Fanfani – l’Università è impegnata in una proposta pilota per promuovere una nuova cultura dell’abitare e del ben vivere basata sulla tutela e messa in valore delle risorse locali e sulla messa a sistema delle tantissime potenzialità presenti". Entusiasti gli studenti. "L’esperienza vissuta - hanno detto - è stata sicuramente unica, inaspettata e immersiva, seppur in poco tempo, si è riscoperto e vissuto l’ascolto del territorio e dei suoi abitanti, con i quali sono state scambiate idee e visioni riguardo il futuro". centrali sono il recupero delle economie della montagna e del bosco, la valorizzazione del policentrismo insediativo che caratterizza Cantagallo anche attraverso forme di ospitalità diffusa (l’albergo paese), la messa in valore della cultura produttiva legata al fiume attraverso un ecomuseo.