Cinesi, ora il lavoro da "schiavi" è in serre e campi / FOTO

A Castelnuovo la municipale scopre orribili condizioni di vita e lavoro fra topi, alimenti a fianco di fitofarmaci, bombole di gpl e impianti elettrici allacciati abusivamente. Denunciati due imprenditori

Agenti della municipale di fronte a una roulotte-abitazione

Agenti della municipale di fronte a una roulotte-abitazione

Prato, 5 dicembre 2020 - Dormitori di fortuna in baracche o relitti di furgoni; cucine precarie con fornelli a gpl e illuminate con impianti elettrici improvvisati allacciati alle pompe di pozzi artesiani. Sono alcuni particolari degli ambienti di vita e di lavoro cui erano costretti cittadini di origine cinese addetti alla coltivazione in terreni agricoli nella zona sud di Prato, nei pressi di Castelnuovo. A fare la scoperta, pattuglie di polizia edilizia e ambientale della municipale di Prato,. intrevenute di inziativa e su segnalazioni. Condizioni igienico sanitarie approssimative per sporcizia, residui di cibo, alimenti e bevande in promiscuità con sacchi di fertilizzanti e fitofarmaci, attrezzi per il lavoro agricolo e sementi. Il tutto - si legge in una nota del Comune di Prato - poggiato direttamente a terra o su pannelli di legno e pallet, con ratti che circolavano liberamente.

La municipale ha rimosso 5 bombole di gpl, e posto sotto sequestro penale preventivo le aree e i manufatti, denunciando i due cittadini cinesi, titolari di imprese agricole iscritte alla Camera di commercio per violazioni in materia edilizia e penale, omesse cautele contro gli infortuni sul lavoro. In un caso anche per violazioni sulla gestione dei rifiuti.

I responsabili rischiano l’arresto fino a 2 anni e l’ammenda fino a oltre 51 mila euro. Riscontrate anche violazioni amministrative con sanzioni di circa 1000 mille euro. Un terzo cittadino cinese, risultato irregolare è stato accompagnato in questura