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Che bello: il circolo di Artimino torna a vivere

Lo storico locale della parrocchia sarà gestito dalla famiglia Magelli. "Merende genuine come una volta. E il week end anche le cene"

Le merende a base di schiacciata ripiena, con salumi, carciofi, funghi e cetriolini sottolio torneranno presto ad animare i pomeriggi di Artimino. Il circolo parrocchiale tornerà a nuova vita grazie all’impegno di Cristina Bitossi, del marito Simone Magelli e dei loro figli Francesco e Tommaso. Cristina (il padre è cugino del grande ciclista Franco Bitossi), è molto legata alla frazione di Artimino dove è nata e cresciuta e e proprio nella chiesa di San Leonardo i suoi figli sono stati battezzati e hanno fatto la comunione. La famiglia adesso vive a Prato ed ha partecipato con entusiasmo al bando della Diocesi di Pistoia per la riqualificazione e gestione del circolo. Tutto sarà sempre nel segno e nel ricordo di Loriana e Mario, gli "storici" gestori del circolo, scomparsi a breve distanza l’uno dall’altro. L’immobile, lo ricordiamo, non era stato riaffidato ad un gestore in quanto doveva essere adeguato alla normativa in materia di sicurezza per i locali pubblici. Nato come circolo Mcl, questo edificio ha ospitato anche il cinema parrocchiale, poi il salone è stato utilizzato per le cene e così il giardino esterno nel periodo estivo. Il "circolino" di Artimino è stato punto di riferimento per generazioni di persone non solo della frazione ma anche di Carmignano e dei comuni limitrofi, Prato compresa. Chi non conosceva le merende di Mario e Loriana la domenica o il sabato pomeriggio, davanti alle dolci colline del Montalbano?

"In questa fase – racconta Cristina Bitossi – stiamo lavorando ai preventivi per la ristrutturazione dell’immobile. L’idea è quella di riportare il locale alla sua funzione sociale: il posto dove fare merenda con panini, bruschette, i salumi e tutti i prodotti che utilizzava Mario. Tanto che sto rintracciando tutti i suoi fornitori. Il sabato e la domenica potremmo organizzare delle cene a tema con taglieri di antipasti, pizze e ogni giorno sarà aperto come bar". Simone Magelli ha lavorato in una nota azienda gastronomica pratese e i figli Francesco e Tommaso sono diplomati alla scuola alberghiera quindi per la famiglia è arrivato il momento di mettersi in gioco tutti insieme con una attività da gestire direttamente.

E’ una sfida importante sotto tutti i punti di vista: economica, occupazionale e sociale ma alla fine ci sarà un bel risultato con la riqualificazione del circolo, un punto di riferimento prezioso anche dal punto di vista turistico per il borgo mediceo. Cosa ne sarà dello spazio cinema? "Il nostro progetto – aggiunge Cristina – non è quello di smantellare l’ambiente anche se oggi il cinema parrocchiale è un progetto superato e non economicamente sostenibile. Ci piacerebbe lasciare il teatro che potrebbe essere utilizzato per invitare le piccole compagnie o creare iniziative culturali, come mostre d’arte, presentazione di libri. Ristruttureremo anche lo spazio esterno, il giardino del circolo è una vera chicca e non può restare in questo modo. Oggi il circolo di Artimino appare, a vederlo, come un luogo triste ma grazie alla fiducia che ci ha dimostrato la Diocesi, approvando la nostra proposta, contribuiremo a farlo tornare a quello di una volta. Sono in contatto con Gianna, la figlia di Mario e Lorena, e si è dimostrata felice del nostro progetto e spero di poterla coinvolgere in qualche attività". Ancora qualche mese di attesa e il nuovo anno porterà un bel regalo al borgo di Artimino dove peraltro è in corso la ristrutturazione della pavimentazione e dell’arredo urbano a cura del Comune.

M. Serena Quercioli