"Cari genitori, vaccinate i vostri ragazzi"

Pier Luigi Vasarri, direttore di pediatria: ecco perché immunizzare i giovani dai 12 anni. Via libera di Aifa all’uso di Moderna per i minori

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di Sara Bessi

Nuove forniture di vaccino in arrivo in Toscana - 32mila Pfizer e 160mila Moderna- e novità da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che estende l’uso del vaccino Moderna oltre al Pfizer nei minori di età pari o superiore ai 12 anni. Le 192mila dosi sono prenotabili da oggi sul portale online regionale e da oggi c’è la possibilità per gli over 60 di poter ricevere il Johnson & Johnson senza prenotare l’appuntamento. Invece per quanto riguarda l’immunizzazione in età pediatrica ci sono molte titubanze. "Stiamo parlando con i genitori, che ci chiedono informazioni riguardo alla vaccinazione anti Covid per i figli. Rispondiamo ai tanti dubbi e ai tanti interrogativi sulla sicurezza dei vaccini, sfatando quelle fake news che da tempo stanno circolando. E’ importante vaccinare anche i giovani e i giovanissimi in età pediatrica, altrimenti non si esce più da questo situazione di rischio sanitario e di isolamento, divenuto pesante per questa fascia di popolazione". Pier Luigi Vasarri, direttore di pediatria e neonatologia dell’ospedale Santo Stefano, non ha dubbi sull’importanza della immunizzazione in età pediatrica. "In altri Paesi, per esempio in Usa, Israele, Cina, è partita la vaccinazione per i bimbi dai 12 anni ai 16 anni e anche dai sei mesi in su - prosegue - è verosimile che ci sia anche da noi un’estensione per le fasce di età inferiore". E sulla sicurezza dei vaccini da inoculare ai bambini? "La sicurezza dei preparati (nel caso dei bambini si parla di Pfizer e ora anche di Moderna, ndr) è paragonabile a quella degli adulti". Sono quindi sicuri e "non vanno ad interferire con il patrimonio genetico delle persone". Anche i bambini, sia con patologie pregresse che non, sono soggetti a contrarre l’infezione da Sars CoV2: la maggior parte manifestano lievi sintomi o anche nessun sintomo. Ci sono dei validi motivi per effettuare la vaccinazione. Fra questi c’è un rischio ipotetico che i bambini con Covid-19 possono sviluppare una patologia grave detta Sindrome infiammatoria multisistemica o MIS-C. "Con l’immunizzazione dell’età adolescenziale e delle fasce inferiori di età si deve puntare a ridurre la circolazione del virus ed evitare così le possibili conseguenze gravi, come la Mis-C o le complicazioni cardiache e renali. I dati parlano di percentuali basse, per quanto riguarda la sindrome Mis-C, come di due casi su centomila". Se aumenta il numero dei vaccinati, possono comparire anche effetti collaterali che "debbono essere adeguatamente valutati ed interpretati", avverte Vasarri. Un altro motivo per cui per i bambini ed i ragazzi è consigliata la vaccinazione è la sofferenza psicologica in cui sono caduti dall’inizio pandemia.

"I ragazzi soffrono di isolamento da Dad, mancano i contatti umani - spiega Vasarri - Abbiamo visto un numero crescente di accessi al pronto soccorso per ansia, stress, autolesionismo e tentativi di suicidio". L’accelerata delle vaccinazioni sui minori argina la circolazione del virus: "Bisogna vaccinare quanto più possibile per ridurre i serbatoi e la riproduzione delle varianti. I casi positivi sono in crescita anche a Prato e le due dosi coprono dalla variante inglese e dalla Delta". Non ci sono ostacoli alla vaccinazione per quei bambini o ragazzi che soffrono di qualche allergia o sono celiaci: "Il rischio di anafilassi è molto basso, 5-10 casi su un milione di dosi", specifica il direttore di pediatria. Non solo: il Santo Stefano è anche centro di riferimento per le gravidanze Covid: "Contiamo 170 neonati nati da madri con l’infezione in atto, ne abbiamo 3 positive di cui una mamma asintomatica e un neonato risultato positivo, ma stabile".