MARILENA CHITI
Cronaca

Bellucci e gli studi sul Parkinson

La pratese Arianna Bellucci, ricercatrice e professoressa associata presso il Dipartimento di medicina molecolare e traslazionale dell’Università degli studi di...

La pratese Arianna Bellucci, ricercatrice e professoressa associata presso il Dipartimento di medicina molecolare e traslazionale dell’Università degli studi di Brescia che sta svolgendo una ricerca sul Parkinson è stata ospite del Rotary club presieduta da Claudio Barbarisi nella serata che ha celebrato anche i 120 anni della fondazione del Rotary. Bellucci ha presentato la ricerca sulla malattia di Parkison finanziata dalla prestigiosa Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, volta alla cura della malattia mediante un farmaco. Nel 2030 il numero dei parkinsoniani raddoppierà da 6 milioni a 12 milioni. I motivi? Invecchiamento e impatto dato dal covid, anche l’inquinamento ambientale ha un peso, alimentazione. Le forme genetiche rappresentano il 5% dei soggetti malati per una mutazione di un gene incastro tra fattori ambientali e genetici. I nuovi farmaci rappresentano una speranza per il futuro e la cura della malattia. Bellucci ha illustrato il suo percorso di vita e professionale che da Prato l’ha condotta prima a Cambridge e poi a Brescia per sviluppare i suoi studi. Ora nuovi approcci terapeutici che permetterebbero di curare i pazienti agendo sulle cause primarie della malattia e non soltanto di alleviarne i sintomi. Nella stessa serata il Rotay Prato ha accolto il nuovo socio Niccolò Tabani.